Phoebastria albatrus: differenze tra le versioni

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L'albatro codacorta ha corso un gravissimo rischio di [[estinzione]]. Nella seconda metà del XIX secolo è stato [[caccia]]to su scala quasi industriale e ne vennero uccisi 10 milioni di esemplari. A partire dagli anni '30 l'unica popolazione rimasta era quella di Torishima, ma il [[Governo]] giapponese mise al bando la caccia solo nel 1933, tanto che l'albatro smise di riprodursi sull'isola. A questo punto la specie era sull'orlo dell'estinzione e con lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] ulteriori ricerche divennero impossibili. Nel 1949 un ricercatore [[Stati Uniti|americano]] giunto sull'isola lo dichiarò estinto, ma negli anni successivi ne venne avvistata in mare aperto una cinquantina di esemplari, per lo più giovani (tutti gli albatri raggiungono la maturità sessuale dopo un lungo periodo e tornano alla colonia natale solo dopo molti anni). Quando questi esemplari tornarono sull'isola vennero protetti con particolare attenzione e nel 1954 venne deposto il primo uovo. Dopo aver scoperto che altre specie di albatro si inducono a riprodursi se poste in gruppo, sull'isola venne posizionata una grande varietà di richiami. Da allora, grazie alle misure di protezione, il numero di questi uccelli è aumentato notevolmente, tanto che nel 2003 se ne contavano 1840 esemplari.
 
==BibliografiaNote==
<references/>
 
==Bibliografia==
* Brooke, M. (2004). ''Albatrosses And Petrels Across The World'': Procellariidae. Oxford University Press, Oxford, UK ISBN 0-19-850125-0
* del Hoyo, Josep, Elliott, Andrew & Sargatal, Jordi (1992). ''Handbook of Birds of the World'' Vol 1. Barcelona:Lynx Edicions, ISBN 84-87334-10-5