Baleniera: differenze tra le versioni

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==L'apogeo==
[[Image:Charles W Morgan.jpg|thumb|200px|right|La baleniera Charles W. Morgan, varata nel 1841.]]
Fu tuttavia solo nel XVIII-XIX secolo che la baleniera, così come è stata immortalata da [[Herman Melville|Melville]] e da scrittori e pittori contemporanei all'apogeo dell'età della caccia, trovò la sua forma definitiva. Caratteristica peculiare di questa imbarcazione era la sua notevole capacità di stivaggio, con la conseguenza di renderla piuttosto lenta. Lo scafo era solitamente rinforzato, con la possibilità di inspessire ulteriolmente il fasciame laddove si prevedesse la necessità di cacciare nelle zone circumpolari (tratto questo tipico delle baleniere britanniche). Visti i lunghissimi tempi di navigazione (spesso fino a 3-4 anni per una circumnavigazione completa del globo) la nave era spesso rivestita di rame per prevenire l'effetto corrosivo dei parassiti e delle alghe. L'attrezzatura a bordo è leggera, necessitando per le manovre non più di 6 uomini (su un totale dell'equipaggio di circa 30-40 unità). Il ponte della nave era soggetto a rapido deterioramento vista l'azione di bollitura del grasso di balena e dello squartamento dei cetacei, effettuato con pale estremamente taglienti. All'arrivo nelle zone di caccia sul ponte principale veniva eretta una piattaforma di mattoni sulla quale erano poste grandi marmitte metalliche (in genere 2) e un recipiente di raffreddamento pieno d'acqua per cercare di limitare gli effetti del calore. Al termine dlla caccia, riempite le stive, il forno veniva demolito: questa circostanza era accompagnata da festeggiamenti dell'equipaggio. Le baleniere erano prevalentemente di colore nero, con una striscia bianca su entrambi i fianchi intervallata da riquadri neri (disegnati per simulare alla distanza la presenza di bocche da fuoco, onde prevenire in qualche misura attacchi).