Tipo testuale alessandrino: differenze tra le versioni

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Rispetto ai testimoni del tipo testuale bizantino, gli alessandrini tendono:
* ad avere un numero maggiore di lezioni brusche, come la fine anticipata del ''[[Vangelo secondo Marco]]'' (16,9), [[Matteo 16,2b-3]] e la [[parabolapericope dell'adultera]] (Giovanni 7,53-8,11);
* a mostrare maggiori variazioni tra passaggi paralleli dei [[vangeli sinottici]], come nella versione di Luca del ''[[Padre nostro]]'', che nella versione alessandrina inizia con «Padre...», mentre nei testi bizantini si legge, analogamente a Matteo 6,9, «Padre nostro che sei nei cieli...»;
* ad avere una proporzione maggiore di lezioni "difficili", come in Matteo 24,36 che nel testo alessandrino è «Ma quel giorno e ora nessuno conosce, nemmeno gli angeli del cielo, né il Figlio, ma solo il Padre», mentre nei testi bizantini manca il «né il Figlio», evitando così l'implicazione che Gesù mancasse dell'onniscienza divina.