Elpidio (prefetto del pretorio): differenze tra le versioni

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== Biografia ==
 
Originario della [[Paflagonia]], fu nominato [[Prefetto del pretorio d'Oriente]] da [[Costanzo II]] nel [[360]], alla morte di [[Ermogene]]. Era in carica il [[4 febbraio]] [[360]], come attestato da una legge conservato nel ''[[Codice teodosiano]]'' (11.24.1). All'inizio del 360 il pio cristiano Elpidio fece ridurre lo stipendio imperiale versato al filosofo pagano [[Libanio]].<ref>Libanio, ''Epistole'', 740.</ref>
 
[[Ammiano Marcellino]] lo giudica «uomo rozzo d'aspetto e nel linguaggio, ma di carattere schietto, alieno dal sangue e mite», e narra di un caso in cui, ricevuto l'ordine da Costanzo di torturare un innocente in sua presenza, Elpidio chiese di essere esonerato dalla carica in quanto non in grado di eseguire l'ordine.<ref>Ammiano Marcellino, XXI.6.9.</ref>
 
Fu deposto dall'imperatore [[Giuliano (imperatore romano)|Giuliano]] alla fine del 361. Ebbe una figlia di nome Prisca
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==