Caledoni: differenze tra le versioni

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[[Tacito]] parla di loro nell'''[[Agricola (Tacito)|Agricola]]'' e afferma che avevano capelli rossi e arti ampi e robusti<ref>Tacito, ''[[Agricola (Tacito)|Agricola]]'', 11</ref> [[Tacito]] racconta che nell'[[83]] o nell'[[84]] d.C. i caledoni furono sconfitti dalle [[legione romana|legioni]] di [[Gneo Giulio Agricola]] nella [[battaglia del Monte Graupio]]. Li guidava [[Calgaco]]. Ma visto che Tacito non utilizza per lui nessun appellativo del tipo ''re'' è probabile che i caledoni non avessero un solo re ma più leader e che avessero scelto Calgaco per guidarli in occasione di questa [[battaglia]]. Nonostante la vittoria, i romani non occuparono la [[Caledonia]].
 
Nel [[180]], i caledoni presero parte a un'invasione della [[provincia romana]], sfondando il [[Vallo di Adriano]] e dilagando nelle terre a sud. Dopo alcuni anni, fecero la pace col [[proconsole|governatore]] [[Ulpio Marcello]]. Dopo aver rotto il trattato, nel [[197]] d.C. i caledoni attaccarono la [[limes romano|frontiera romana]] insieme ai [[meati]] e ai [[briganti (popolo)|briganti]]<ref>Dione Cassio, ''[[Storia romana (Dione Cassio)|Storia romana]]'', LXXVII, 12</ref>. Dopo la sconfitta dell'[[usurpatori romani|usurpatore]] [[Clodio Albino]], il nuovo [[proconsole|governatore]] romano della [[Britannia romana|Britannia]], [[Virio Lupo]], fu costretto a comprare la [[pace]] dai meati.
 
Nel [[209]], [[210]] e [[211]] prima [[Settimio Severo]] e poi [[Caracalla]] compirono azioni militari a [[nord]] del [[Vallo di Adriano]], infliggendo delle sconfitte ai caledoni. Alcuni studiosi pensano però che mentre Severo abbia ottenuto delle vittorie militari gloriose, conclusesi con delle conquiste territoriali, Caracalla si sia limitato a condurre campagne di devastazioni e massacri. Non tutti, però, concordano con quest'ipotesi<ref>[[Colin Martin]] in ''britarch.ac.uk'' [http://www.britarch.ac.uk/ba/ba6/ba6feat.html#martin]; [[Sheppard Frere]], ''Britannia'', Routledge, [[Londra]], [[1987]]; [[Malcolm Todd]], ''Roman Britain'', Fontana, Londra, [[1985]].</ref>.