Isonomia: differenze tra le versioni

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{{s|diritto|filosofia}}La parola '''isonomia''' (dal greco ''isos'': "uguale" e ''nomos'': "legge") rappresenta il concetto di eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla [[legge]].
 
Nasce come forma di governo ad [[Atene]], con la riforma [[democrazia|democratica]] dell'aristocratico [[Clistene]], che seguì al rovesciamento della tirannide di [[Pisistrato]] e dei suoi discendenti.
 
Tutti sono soggetti alla stessa legge; la rotazione e il sorteggio nella partecipazione alle cariche politiche stanno ad indicare che tutti hanno la medesima ''[[aretè]]'', e trovanoche ilognuno lorotrova sensola propria realizzazione nella partecipazione alla comunità.
 
In generale si può affermare che lL'isonomia infatti consiste nell'affinità fra l'ordine naturale che governa l'universo (''kòsmos''), e le leggi che governano la città. Queste sono concepite come un riflesso della Legge universale posta a fondamento del mondo. Solo in virtù di una tale isonomiacorrispondenza l'uomo greco si sente organicamente inserito nella collettività. L'[[armonia]] esistente fra la città, o la ''[[polis]]'', e i singoli individui che la compongono, è identica (''ìsos'') a quella esistente in natura fra il tutto e le sue singole parti.
 
SecondoIn particolare, secondo [[Alcmeone di Crotone]], isonomia sarebbe il perfetto equilibrio, l'armonia del corpo, quindi la salute; in questo senso, il suo contrario sarebbe la monarchia, intesa come il prevalere di una parte sulle altre. Secondo [[Epicuro]], citato poi in tal senso da Lucrezio, l'isonomia consiste invece nella armonica corrispondenza di tutte le parti nell'infinito, all'interno di una concezione dinamica dell'equilibrio cosmico.
 
== Bibliografia ==