Metrodoro di Chio: differenze tra le versioni

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Quanto scrive Metrodoro nella introduzione alla sua opera:</br>
«Io affermo che noi non sappiamo se sappiamo o ignoriamo qualche cosa; e che non sappiamo neppure se sappiamo o non sappiamo questa cosa stessa assolutamente se esista qualche cosa o no.» <ref>In Cicerone, ''Accademica priora, II, 23</ref> lo ha fatto ritenere dalla tradizione appartenente alla corrente dello [[scetticismo]].
 
Gli odierni studi di storia della filosofia invece hanno interpretato il frammento come l'affermazione di una conoscenza basata esclusivamente sulla [[ragione]] che respinge la semplice ricezione della realtà attraverso le ingannevoli sensazioni e che rifiuta una conoscenza come corrispondenza del pensiero alla realtà.