Piana abissale: differenze tra le versioni

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La '''piana abissale''' è quella parte della provincia oceanica (provincia fisiografica contrapposta alla piattaforma continentale) che si origina al piede della scarpata continentale, quindi termina con le depressioni del fondale che originano le fosse abissali. La percentuale di superficie complessiva dei fondali oceanici è rappresentata, per circa l'83%, proprio dalle piane abissali. La profondità media delle acque oceaniche, in corrispondenza delle piane abissali, oscilla tra i 3000 ed i 6000 m.
Dal punto di vista morfologico, si tratta di strutture pressoché pianeggianti, sebbene leggermente convesse lungo la direzione di invecchiamento (raffreddamento ed addensamento) del materiale basaltico costituente. In realtà, le piane abissali sono caratterizzate dalla presenza di strutture morfologiche peculiari, come ad esempio la [[dorsale oceanica]], oppure rilievi montuosi sottomarini come i [[seamount]] o i [[Guyot]], quasi sempre di origine vulcanica (vestigia di vulcani ormai estinti), che possono raggiungere altezze variabili, comprese in generale tra qualche centinaio e qualche migliaio di metri.
 
Spesso, dal fondale oceanico, si innalzano edifici vulcanici attivi di notevole sviluppo verticale, che possono affiorare oltre il livello delle acque, originando delle isole vere e proprie, come le [[Hawaii]], nel [[Oceano Pacifico|Pacifico]]. Proprio alle Hawaii troviamo il [[Mauna Loa]], il più grande vulcano attivo al mondo, che si origina a 5000 m di profondità, sulla piana abissale, ed emerge per 4.169 m sul livello del mare, per un'altezza totale dell'edificio di circa 9.169 m.
Queste isole vulcaniche sono il prodotto dell'azione eruttiva dei cosiddetti [[Hot spot]].
Le piane abissali rappresentano i più estesi bacini sedimentari del pianeta in virtù, oltre che della notevole estensione superficiale, anche per via dell'assenza di fattori erosivi che possano turbare i processi deposizionali.