Procuratori di San Marco: differenze tra le versioni

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I '''Procuratori di San Marco''' erano la più prestigiosa carica vitalizia della [[Repubblica di Venezia]], subito dopo il [[Doge (Venezia)|Doge]]. Nominati sin dal [[IX secolo]] per curare la fabbrica e l'amministrazione della [[Basilica di San Marco]], nella persona di un solo procuratore nominato dal doge, tra il [[1231]] e il [[1442]] il loro numero crebbe sino a nove, la nomina dei quali spettava al [[Maggior Consiglio]] quale supremo premio di una carriera brillante nell'amministrazione dello [[Stato]].
Dal [[1269]] i loro compiti furono ampliati alla tutela degli orfani e dei mentecatti e all'esecuzione dei testamenti, così ripartiti:
* i tredue ''Procuratori de supra'' (letteralmente ''di sopra'' o ''superiori''), si occupavano dell'amministrazione della basilica marciana;
* i tredue ''Procuratori de citra'' (letteralmente ''al diquà'', inteso rispetto al [[Canal Grande]]), si occupavano delle incombenze caritatevoli e testamentarie per i [[sestieri (Venezia)|sestieri]] di [[San Marco (sestiere di Venezia)|San Marco]], [[Castello (sestiere di Venezia)|Castello]] e [[Cannaregio]];
* i tredue ''Procuratori de ultra'' (letteralmente ''al dilà'' sempre del canale considerando di trovarsi a [[piazza San Marco|San Marco]]), si occupavano invece di quelle per i [[sestieri (Venezia)|sestieri]] di [[Dorsoduro]], [[Santa Croce (sestiere di Venezia)|Santa Croce]] e [[San Polo (sestiere di Venezia)|San Polo]].
Quale residenza loro e dei loro uffici furono erette in [[Piazza San Marco]] le due ali delle [[Procuratie]], i maestosi edifici che racchiudono la piazza.