L'Ordine Nuovo: differenze tra le versioni

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Ma presto la tematica interpretativa gramsciana della [[rivoluzione bolscevica]] in rapporto storico con lo sviluppo della società italiana produce un colpo di mano redazionale all'interno de ''L'Ordine Nuovo'', cioè la pubblicazione, il [[21 giugno]] [[1919]], dell'articolo ''Democrazia operaia'':
{{quote|Complici Togliatti e Terracini, all'insaputa di Tasca, anzi contro l'orientamento astratto e la "vaga passione" culturale rivendicata da Tasca (conforme "alle buone tradizioni della famigliola italiana"), Democrazia operaia propone di "scavare il filone del reale spirito rivoluzionario italiano", trasformando la rivista in organo di propulsione, in centro rivoluzionario di nuove forme organizzative, di nuovi istituti da creare anche in Italia sul modello dei ''soviet''. Emerge la grande idea-forza de ''L'Ordine Nuovo'', quella dei consigli di fabbrica, organi dell'autogoverno operaio, che dovranno potenziare politicamente le commissioni interne al livello "soviettista" di altrettanti istituti di democrazia proletaria eletti da tutte le maestranze delle officine torinesi. "oggiOggi le commissioni interne limitano il potere del capitalismo nella fabbrica e svolgono funzioni di arbitrato e di disciplina. Sviluppate e arricchite dovranno essere domani gli organi del potere proletario che sostituisce il capitalista in tutte le sue funzioni utili di direzione e di amministrazione. Già fin d'oggi gli operai dovrebbero procedere alle elezioni di vaste assemblee di delegati, scelti tra i migliori e più consapevoli, sulla parola d'ordine: Tutto il potere dell'officina ai comitati di fabbrica, coordinata all'altra: Tutto il potere dello Stato ai consigli operai e contadini.}}
 
Da questo momento, dal n. 7 del [[21 giugno]] [[1919]], ''L'Ordine Nuovo'' diventa "il giornale dei consigli di fabbrica". In pochi mesi l'idea-forza dei consigli di fabbrica si allarga e si realizza in decine di stabilimenti metallurgici, dalla [[FIAT]] alla [[Diatro]], dalla [[Savigliano (industria)|Savigliano]] alla [[Lancia (azienda)]].