Avventore, Ottavio e Solutore: differenze tra le versioni

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A parlare di questi martiri fu il primo [[vescovo]] di [[Arcidiocesi di Torino|Torino]] [[San Massimo di Torino|san Massimo]].
 
==Reliquie==
Uccisi nella regione di Torino i corpi furono recuperati dalla matrona cristiana Giuliana e seppellitili nei pressi di Torino. Sui sepolcri venne costruita una prima "cellula oratoria", cioè una cappellina che venne ampliata in [[basilica]] con un atrio dal vescovo Vittore, attivo a Torino verso la fine del secolo V.
Più tardi il vescovo Gezone rinnovò tale basilica e la incorporò in un monastero benedettino intitolato a San Solutore e che ebbe come primo abate un certo Romano, cui successe San Goslino (o Goselino). Quando i Francesi ordinarono la demolizione del monastero nel 1536, i corpi dei tre martiri vennero trasferiti alla Consolata e finalmente nel 1575 fu innalzata la chiesa dei Santi Martiri, che ne ospita ancor oggi le reliquie.
 
== Bibliografia ==