Comunità ebraica di Forlì: differenze tra le versioni

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==La comunità==
La Forlì medioevale vide la presenza di una fiorente comunità di [[Ebrei]]: si ha notizia dell'esistenza d'una scuola ebraica in città fin dal [[XIII secolo]], mentre la più antica immagine italiana dell'[[araldica]] ebraica ([[1383]]) proviene da Forlì: si trova in un manoscritto appartenuto ad un certo Daniele di Samuele, oggi al [[British Museum]]; inoltre, uno statuto civico forlivese del [[1359]] ci testimonia la stabilità della presenza degli Ebrei e dei loro banchi. Insomma, Forlì fu un importante centro di affari e di vita culturale ebraica. Anzi, nel Medio Evo, gli Ebrei a Forlì potevano possedere terreni e fabbricati. Col Cinquecento, però, la possibilità si restrinse ai soli fabbricati, anche a causa del passaggio della città al dominio diretto dello Stato della Chiesa.<ref>M. Tabanelli, ''Una città di Romagna nel Medio Evo e nel Rinascimento'', Magalini Editrice, Brescia 1980, p. 204.</ref>
 
==Il Congresso del 1418==