Gruppi Comunisti Rivoluzionari: differenze tra le versioni

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La Lega Comunista Rivoluzionaria si scioglierà nel [[1989]] in DP, trasformatasi nel frattempo in partito. Silvio Paolicchi e un nucleo di militanti [[Milano|milanesi]] dell'organizzazione si unificherà con il Gruppo Bolscevico-Leninista, attivo a Milano e a [[Genova]] e diretto da [[Franco Grisolia]], [[Fernando Visentin]] (morto nel [[2006]]) e [[Marco Ferrando]], creando la Lega Operaia Rivoluzionaria.
 
Questo gruppo più tardi verrà assorbito dai GCR, che avevano già cambiato nome nel 1979 in '''Lega comunista rivoluzionaria IV Internazionale''' (LCR). È in questo periodo che il movimento, che ha la sua sede centrale a [Milano, in via Varchi], assume tendenze interne ben definite. La maggioranza è composta da Maitan, Pellegrini, [[Giulio Savelli (editore)|Giulio Savelli]], [[Sirio Di Giuliomaria]] (e poi da nuovi membri come [[Roberto Massari]], [[Elettra Deiana]], [[Franco Turigliatto]], [[Lidia Cirillo]], [[Luigi Malabarba]], [[Antonio Caronia]], [[Antonio Moscato]], [[Vito Bisceglie]], [[Rocco Papandrea]], [[Roberto Firenze]]); vi è però una minoranza di sinistra composta da Marco Ferrando e Franco Grisolia.
 
Nel [[1989]] la LCR confluisce in DP, e alcuni suoi esponenti entrano a far parte della Direzione nazionale del partito (Elettra Deiana, Roberto Firenze, Franco Grisolia, Franco Turigliatto e [[Sergio D'Amia]]). La ex-LCR segue le sorti di DP fino alla confluenza, nel [[1991]], nel [[Partito della Rifondazione Comunista]] (PRC).