Spoletta volante: differenze tra le versioni

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e acchiapparla con l'altra mano quando arrivava sul lato opposto, poi lasciarla per mettere le mani sul pettine e battere per avvicinare il filo di trama. Con la navetta lanciata serve solo una mano per far muovere la navetta, l'altra rimane sul pettine per la battuta, quindi consente in pochi secondi di effettuare un lavoro che richiedeva un tempo molto maggiore e su un telaio di misura superiore a m.1,20 (la larghezza delle braccia) evita la presenza di due tessitori.
 
Oggi nei telai meccanizzati più recenti la spoletta lanciata, un appiattito manufatto metallico, è ''sparata'' da un getto d'aria compressa o da apposite pinze.
 
Il congegno inizialmente non fu né compreso né utilizzato, soprattutto perché influenzava la seconda fase di produzione - la tessitura - e non la prima fase - la filatura -. In seguito, con l'aumento di produzione derivato dall'invenzione del [[filatoio]] meccanico a lavoro intermittente di [[James Hargreaves]] nel [[1764]], la spoletta volante venne utilizzata per chiudere il circolo di produzione dell'[[industria tessile]] del [[XVIII secolo]].