Mettā: differenze tra le versioni
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'''Mettā''' (in [[sanscrito]] è '''maitrī''') è una parola Pali che significa amore-gentilezza non condizionate. Mettā è una delle dieci [[paramita|pāramitā]] della scuola [[Buddhismo|buddhista]] [[Theravada]]. Il '''mettā bhāvanā''' (''coltivazione del mettā'') è una forma comune di [[meditazione]], praticata con la coscienza del respiro, che dà concentrazione, al fine di prevenire la perdita di compassione.
L'oggetto della meditazione mettā è quello di sviluppare [[benevolenza]] e [[Compassione_(Buddhismo)|compassione]] verso tutti gli [[Esseri senzienti (Buddhismo)|esseri senzienti]]. La pratica solitamente inizia con la coltivazione della compassione e dell'amore per se stessi, poi per le persone amate, gli amici, maestri, stranieri ed infine per i nemici. Costituisce un buon metodo per calmare la mente, essendo un "antidoto" all'ira. Chi sviluppa il mettā difficilmente sarà turbabile e potrà sopprimere la rabbia sul nascere. Tali persone saranno più attente verso gli altri, più disposte a voler bene ed amare, e più inclini ad amare incondizionatamente.
I Buddhisti credono che le persone che hanno molto mettā saranno più felici poiché non vedranno motivi per volere il male di qualcuno. I maestri buddhisti possono raccomandare la meditazione sul mettā come antidoto all'insonnia e agli incubi. È comunemente sentito che coloro i quali sono intorno ad una persona che ha sviluppato il mettā si sentono a loro agio e più felici. L'emanazione del mettā contribuisce ad un mondo pacifico, d'amore e felicità.
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