L'orecchio mancante: differenze tra le versioni

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La giustapposizione dell'intento e del linguaggio del regista e la lettura della rispettiva poesia di [[Guido Gozzano]], da cui tra spunto la sceneggiatura, crea uno stridente contrasto...
::[...]<br />''Antica suppelletile forbita.''<br />''Armadi immensi pieni di lenzuola''<br />''che tu rammendi paziente... Avita''<br />''semplicità che l'anima consola,''<br />''semplicità dove tu vivi sola''<br />''con tuo padre la tua semplice vita!'' <ref>[[Carmelo Bene]], ''[[Opere (Carmelo Bene)|Opere, con l'Aut.]]'', op. cit., pag. 231</ref>
[[1970]]. Siamo nel ''periodo cinematografico'' di [[Carmelo Bene]] ([[1967]]-[[1973]]), la cui produzione, fu, e resta comunque, innovativa non solo nell'ambito del cinema italiano, ma anche in quello straniero. ''[[Nostra Signora dei Turchi]]'', ''[[Capricci]]'', ''[[Don Giovanni (film 1970)|Don Giovanni]]'', ''[[Salomè (film 1972)|Salomè]]'', ''[[Un Amleto di meno]]'', sono esempi lampanti di ciò che lui intendeva per cinema. Perciò ''L'orecchio mancante'' per contrapposizione si può accostare come una esplicita e spietata critica al cinema impegnato, invischiato nel civile e nei problemi sociali, pronto per questo a rovinare qualsiasi ''bellezza'' pur di perseguire ostinato nel suo intento. [[Carmelo Bene]], citando [[Ennio Flaiano]], fa l'esempio di ciò che si pratica nelle scuole, riportare per es. l'incipit leopardiano di "''Sempre caro mi fu quest'ermo colle''" a una mera e truculenta parafrasi come "''Questa collina mi è sempre piaciuta''".
 
== Note ==