Michele Padovano: differenze tra le versioni

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Padovano iniziò la sua carriera professionistica in [[Serie C2]] con l'[[Associazione Calcio Asti|Asti TSC]] nella stagione [[Serie C2 1985-1986|1985/86]]. Nell'[[ottobre]] del [[1986]] si trasferì al [[Cosenza Calcio 1914|Cosenza]], restandovi per quattro anni ed ottenendo sotto la guida di [[Gianni Di Marzio]] una [[Serie C1 1987-1988|promozione]] dalla [[Serie C1|C/1]] alla [[Serie B|B]] attesa da oltre 20 anni. Con la squadra calabrese sfiorò nell'annata successiva la [[Serie B 1988-1989|promozione nella massima serie]] mancata solo per la classifica avulsa. In questi quattro anni, Padovano matura sia come uomo che come calciatore. Non realizza tantissimi gol, ma quelli che segna sono tutti pesantissimi, lasciando un ricordo indelebile nella memoria dei tifosi cosentini che ancora oggi lo ricordano con piacere. Nel [[1990]] l'attaccante fece il suo esordio in [[Serie A]] con il [[Pisa Calcio|Pisa]] mettendo a segno 11 reti in 30 partite; in seguito continuò a giocare nella massima serie calcistica italiana vestendo le maglie di [[SSC Napoli|Napoli]], [[Genoa CFC|Genoa]] e [[Associazione Calcio Reggiana 1919|Reggiana]].
 
Grazie ai 10 gol segnati nell'arco del primo campionato giocato con la maglia della Reggiana, la squadra granata riuscì a centrare la [[Serie A 1993-1994|salvezza al primo anno di serie A]], nonostante le lunghe discussioni con il tecnico dell'epoca, [[Giuseppe Marchioro|Pippo Marchioro]]. Al termine di questa stagione tornò al Genoa ma fu richiamato a [[Reggio Emilia]] nel corso dei trasferimenti di [[novembre]], segnando 7 gol in 19 partite che non bastarono a salvare la squadra dalla [[Serie A 1994-1995|retrocessione in serie B]], ma che gli valsero la chiamata della Juventus.
 
Padovano raggiunse l'apice della carriera nelle due stagioni disputate con la [[Juventus]] dal [[1995]] al [[1997]], con cui vinse 1 [[Scudetto]], una [[Champions League]], una [[Coppa Intercontinentale]], una [[Supercoppa Italiana]] e una [[Supercoppa Europea]]. In particolare, contribuì al successo del club torinese nella [[UEFA Champions League 1995-1996|Champions League]], mettendo a segno il gol del 2-0 nei quarti di finale contro il [[Real Madrid]], che consentì il passaggio alle semifinali, e battendo uno dei rigori nella finale di [[Stadio Olimpico (Roma)|Roma]] contro l'[[AFC Ajax|Ajax]].