Hugh O'Neill: differenze tra le versioni
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'''Aodh Mór Ó Néill''' (anglicizzato con il nome di '''Hugh O'Neill'''),
La carriera di O'Neill si sviluppò sullo sfondo della cosiddetta [[riconquista Tudor dell'Irlanda]], ed è noto per aver guidato la resistenza e la ribellione irlandese dell'Ulster durante la [[Ribellione di Tyrone|Guerra dei Nove Anni]], la più grave minaccia contro l'autorità inglese in Irlanda dal tempo della conquista Anglo-Normanna del [[1172]].
== Le origini e la carriera ==
O'Neill proveniva da un ramo del clan O'Neill che le autorità inglesi avevano riconosciuto come legittimi successori del ruolo di capoclan degli O'Neill e quindi del titolo di [[Conte di Tyrone]]. Egli era il secondogenito di Matthew, reputato figlio illegittimo di [[Conn O'Neill]], primo Conte di Tyrone. Tuttavia la sua successione venne violentemente disputata dagli altri rami degli O'Neill, soprattutto da parte di [[Shane O'Neill]]. Suo padre, Matthew (conosciuto con il nome irlandese di
O'Neill succedette a suo fratello, Brian, come barone di [[Dungannon]], quando quest'ultimo venne assassinato da [[Shane O'Neill]] nel [[1562]].Hugh venne condotto nel [[the Pale|Pale]], dalla famiglia degli Hoveneden, ma dopo la morte di Shane fece ritorno nell'Ulster nel [[1567]] sotto la protezione di Sir [[Henry Sidney]], ''[[Lord Luogotenente d'Irlanda|Lord Deputy of Ireland]]''.
La carriera di O'Neill è segnata da una continua duplicità: egli sembrò sottomettersi all'autorità inglese, ed allo stesso tempo tramare contro il governo di Dublino insieme agli altri nobili irlandesi. Sembra che sia stato combattuto se considerare la sua posizione come capo degli
== La Guerra dei nove anni ==
O'Neill seguì la politica di Shane nell'armare la popolazione, piuttosto che confidare unicamente sulle forze mercenarie, come i ''redshank'' scozzesi ed i ''bonnaught''.
Questa scelta gli permise di mettere in campo una forza tattica impressionante, con tanto di archibugi e polvere da sparo forniti dalla Spagna e dalla Scozia, e nel [[1595]] diede un colpo inaspettato alle autorità della corona inglese mettendo in rotta un contingente di soldati inglesi nella [[battaglia di Clontibret]].
A dispetto della tradizionale inimicizia tra la sua gente ed gli O'Donnell, O'Neill si alleò con [[Hugh Roe O'Donnell]], figlio del precedente alleato di
=== La battaglia di Yellow Ford ===
Nel [[1598]], fu accordata una cessazione delle ostilità e un formale perdono per O'Neill da parte di [[Elisabetta I d'Inghilterra]]. Dopo due mesi appena O'Neill scese di nuovo in campo e il [[14 agosto]] [[1598]] distrusse una armata inglese nella [[battaglia di Yellow Ford]] lungo il fiume [[Blackwater]], nella quale venne ucciso Henry Bagenal; questa fu la più grande sconfitta mai subita dagli inglesi in Irlanda.
Se O'Neill fosse stato capace di sfruttare appieno il suo vantaggio, avrebbe rovesciato con successo il potere inglese sull'isola, poiché focolai di ribellione scossero l'intero paese, soprattutto al sud, dove [[James Fitzthomas Fitzgerald]] rivendicava i suoi diritti sulla contea di Desmond. Al contrario, O'Neill attese gli aiuti dal continente che, a dispetto della sua crescente fama in Europa come comandante, non sarebbero arrivati così presto.
=== Il Conte di Essex ===
Otto mesi dopo la [[battaglia di Yellow Ford]], giunse un nuovo luogotenente, [[Robert Devereux]],
La regina si trovò in una situazione problematica, in quanto la vita politica era allora dominata dalla questione della successione al trono, proprio quando il suo più abile comandante militare era stato umiliato da O'Neill nel bel mezzo della guerra Anglo-Spagnola. Il conte ribelle continuò a preparare le sue misure insieme ai ribelli irlandesi nel Munster, e redasse un manifesto per i Cattolici Irlandesi, invitandoli ad unirsi alla sua lotta in nome di quella religione che gli era così cara. Dopo una campagna di devastazione nel Munster contro le colonie inglesi nel gennaio del [[1600]], O'Neill raggiunse in fretta il nord verso il Donegal, dove ricevette aiuti dalla Spagna e una testimonianza di incoraggiamento da parte di [[Papa Clemente VIII]]. Da quel momento la controversa figura del Gesuita [[James Archer (Gesuita)|James Archer]], divenne il suo rappresentante di fatto alla corte spagnola.
=== La battaglia di Kinsale ===
Nel maggio del [[1600]] gli inglesi ottennero un importante vantaggio strategico, quando Sir [[Henry Docwra]], a
Nell'ottobre del [[1601]], i tanto attesi aiuti dalla Spagna giunsero sotto forma di un esercito sotto la guida di Don Juan de Aguila, che occupò la città di
O'Donnell si recò in Spagna alla ricerca di ulteriore assistenza militare, ma trovò solo la morte (forse per un sospetto avvelenamento), ed O'Neill, con un esercito in rotta, marciò nuovamente verso nord, rinnovando la sua politica di duplicità manifestando di cercare il perdono degli inglesi ma nel contempo lottando per difendere il territorio. Agli inizi del [[1603]], Elisabetta diede istruzioni al Mountjoy di aprire i negoziati con il capo dei ribelli, e O'Neill si arrese a Mountjoy l'aprile successivo, inconsapevole della morte della regina.
=== Gli accordi di pace e la Fuga dei Conti ===
Mentre era a Dublino trattando con Mountjoy, O'Neill sentì la notizia dell'ascesa al trono di [[Giacomo I d'Inghilterra]], alla cui corte si presentò personalmente in giugno accompagnato da [[Rory O'Donnell]], primo [[Conte di Tyrconnell]], che era diventato capo clan degli O'Donnell dopo la morte di suo fratello Hugh Roe.
I cortigiani inglesi si adirarono terribilmente per la accondiscendenza accordata dal re a quei nobili ribelli. Sebbene Tyrone venisse confermato nel suo titolo e nei suoi possedimenti, non appena tornato in Irlanda aprì subito una controversia con il governo. Una forte politica di restrizione dei suoi diritti e dei suoi poteri per mezzo della ''common law'' ebbe ben presto i primi frutti: nel caso del
Fu per la disputa sui diritti degli O'Neill su alcuni feudatari - il più importante dei quali era Donal O'Cahan
La [[Fuga dei Conti]], uno degli episodi più celebrati della storia Irlandese, avvenne il
Nel [[1613]] O'Neill venne dichiarato fuorilegge dal parlamento irlandese ed i suoi beni vennero confiscati. Morì a Roma anch'egli il [[20 luglio]] [[1616]]. Durante i nove anni del suo esilio romano cercò con ogni mezzo di organizzare il suo ritorno in madrepatria. Alla notizia della sua morte i poeti di corte irlandesi diedero vita alla celebre
O'Neill si sposò quattro volte ed ebbe un gran numero di figli, legittimi ed illegittimi. Uno di questi, fu Sean o John O'Neill e venne riconosciuto da re Filippo III di Spagna come quarto [[Conte di Tyrone]] nel [[1616]].
Sean o John trascorse la sua vita al servizio della corona spagnola come comandante di reggimento nelle Fiandre.
== Bibliografia ==
* Richard Bagwell, ''Ireland under the Tudors'' 3 vols. (London, 1885–1890).
* John O'Donovan (ed.) ''Annals of Ireland by the Four Masters'' (1851).
* ''Calendar of State Papers: Carew MSS.'' 6 vols (London, 1867-1873).
* ''Calendar of State Papers: Ireland'' (London)
* Colm Lennon ''Sixteenth Century Ireland — The Incomplete Conquest'' (Dublin, 1995) ISBN 0-312-12462-7.
* Nicholas P. Canny ''The Elizabethan Conquest of Ireland: A Pattern Established, 1565–76'' (London, 1976) ISBN 0-85527-034-9.
* Nicholas P. Canny ''Making Ireland British, 1580–1650'' (Oxford University Press, 2001) ISBN 0-19-820091-9.
* Steven G. Ellis ''Tudor Ireland'' (London, 1985) ISBN 0-582-49341-2.
* Hiram Morgan ''Tyrone's Rebellion'' (1995).
* Standish O'Grady (ed.) "''Pacata Hibernia''" 2 vols. (London, 1896).
* Cyril Falls ''Elizabeth's Irish Wars'' (1950; reprint London, 1996) ISBN 0-09-477220-7.
* Gerard Anthony
* John J.Silke ''Kinsale:the Spanish intervention in Ireland at the end of Elizabethan Wars'' (New York, 1970) ISBN
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.theflightoftheearlsexperience.com/ Flight of the Earls Experience]
[[Categoria:Storia d'Irlanda]]
[[de:Aodh Mór Ó Néill, 2. Earl of Tyrone]]
[[en:Hugh Ó Neill, 2nd Earl of Tyrone]]
[[eo:Aodh Mór Ó Néill]]
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