Commedia nuova: differenze tra le versioni

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Abbiamo un indebolimento delle tecniche dell’ “arcaia”: il coro perde importanza, manca la parabasi, il linguaggio.
La divisione è in cinque atti, separati da un intermezzo dove il coro canta e danza. Non ci sono quindi legami fra la trama e gli “embolima” (interludi) e i cori sono interscambiabili.
Il tema di base è solitamente una vicenda d’amore: la trametrama e l’intreccio sono unitari, con varie peripezie e un lieto fine.
È chiusa la cosiddetta “quarta parete”: se in Aristofane c’erano legami tra scena e pubblico e ipotesi dialogiche degli attori con gli spettatori (lo spazio era aperto, metateatrale), nella commedia viene eretto un muro e manca la partecipazione diretta allo spettacolo. C’è una contraddizione: perché una commedia realistica non dovrebbe coinvolgere il pubblico?
I personaggi vivono vicende circoscritte allo spazio scenico e rimangono distaccati.