Cosmografia: differenze tra le versioni

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Tipologia e Cenni storici
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La '''cosmografia''', dal [[lingua greca antica|greco]] κόσμος ''kósmos'' "cosmo/ordine/mondo" e γραφή ''grafḗ'' "iscrizione", quindi "descrizione del mondo", è una disciplina variamente catalogata come parte della [[geografia]] o dell'[[astronomia]] (astronomia descrittiva).
 
La cosmografia si può suddividere in tre categorie:<ref name="M">"Le Muse", De Agostini, Novara, 1965, Vol.III, pag.461-462</ref>
La parola sembra sia stata inventata nel [[IV secolo a.C.]] da [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]], ma conosce la massima diffusione nel [[sedicesimo secolo]], ai tempi delle grandi esplorazioni marittime. In questo periodo il suo significato si espande e vi vengono fatte rientrare conoscenze di tipo geometrico/matematico (la [[trigonometria sferica]]), fisico/meccanico (uso dei [[Pendolo|pendoli]] e degli altri strumenti necessari a misurare il tempo e la distanza), astronomico, geografico e topografico, nonché nozioni strettamente pratiche (metodi di costruzione delle imbarcazioni, navigazione in alto mare).
 
* ''escatologica'', quando, come nel caso del [[tempio]] di [[Salomone]], la struttura terrena tende a replicare simbolicamente la forma e le regole del'[[universo]];
* ''allegorica'', nel caso in cui ogni elemento [[architettura|architettonico]] è associato allegoricamente ad un particolare dell'universo;
* ''imitativa'', se la forma d'arte intende riprodurre le forme dell'universo.
 
== Cenni storici ==
La parola "cosmografia" sembra sia stata inventata nel [[IV secolo a.C.]] da [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]] anche se già presso i [[Sumeri]] si sviluppò la concezione di una [[montagna]] universale nata dal caos che si concretizzò artisticamente nello [[ziggurat]], e in [[Egitto]] i vari elementi dell'universo erano associati a divinità antropomorfe, basti pensare alla [[Nut|dea-cielo Nut]], dal corpo arcuato costellato di astri e circondata dal dio-terra e dal dio-atmosfera.<ref name="M">"Le Muse", De Agostini, Novara, 1965, Vol.III, pag.461-462</ref>
 
La cosmografia [[Medioevo|medioevale]] subì notevolmente il fascino e l'influenza della rappresentazione della [[Gerusalemme|Gerusalemme celeste]] di [[San Giovanni]] nell'[[Apocalisse]], rilanciata da [[Sant'Agostino]] nel suo ''De civitate Dei''.
 
Durante il [[Rinascimento]] si prospettarono vari modelli di descrizione del cosmo, basati sia sui principi [[geometria|geometrici]] sia sulle proporzioni e sulla forma.
 
La parola sembra sia stata inventata nelNel [[IVsedicesimo secolo a.C.]], dala [[Claudiocosmografia Tolomeo|Tolomeo]], ma conosceconobbe la massima diffusione nel [[sedicesimo secolo]], ai tempi delle grandi esplorazioni marittime. In questo periodo il suo significato si espande e vi vengono fatte rientrare conoscenze di tipo geometrico/matematico (la [[trigonometria sferica]]), fisico/meccanico (uso dei [[Pendolo|pendoli]] e degli altri strumenti necessari a misurare il tempo e la distanza), astronomico, geografico e topografico, nonché nozioni strettamente pratiche (metodi di costruzione delle imbarcazioni, navigazione in alto mare).
 
Anche l'arte si collegò strettamente alla descrizione del mondo, valgano per tutti gli esempi di [[Francesco di Giorgio Martini]], [[Palladio]] e [[Leon Battista Alberti]] con la loro concezione architettonica riflettente l'immagine del cosmo.
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==