Filosofie orientali: differenze tra le versioni

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==Oriente e Occidente a confronto==
Curiosamente, la [[logica aristotelica]] e la [[logica formale]] tradizionale falliscono proprio nello spiegare una delle teorie più avanzate e dettagliate nelle [[scienze naturali]]: la [[teoria dei quanti]]. È esemplificativo il [[dualismo onda-particella]], e i molti casi in cui il principio dell'''[[aut- aut (espressione latina)|aut aut]]'' ([[principio del terzo escluso]]) non vale: ad esempio tutta l'[[informatica quantistica]] si basa sul concetto di ''[[qubit]]'', dove il valore di un elemento d'informazione non è o 0 o 1 (cioè non è [[Sistema numerico binario|binario]]), ma una sovrapposizione di stati, né completamente 0, né completamente 1. Nell'immediato dopoguerra molti furono i successi nella [[fisica quantistica]] nell'oriente, proprio perché questo modo di pensare era più vicino alla loro concezione del mondo, alla loro filosofia.
 
In anticipo di secoli sull'occidente, [[Cina|Cinesi]] e [[India|Indiani]] avevano sviluppato metodi [[Matematica|matematici]] molto avanzati: siamo indebitati con gli [[India|Indiani]] per aver sviluppato un'[[aritmetica]] in cui il valore di un [[numero]] non era basato sulla quantità dei segni, ma sulla posizione. Oltretutto avevano già scoperto il [[teorema di Pitagora]] almeno 5 secoli prima di [[Platone]] (vedi il [[teorema cinese del resto]] e il ''Sulvasutra'' indiano).