Fillosilicato: differenze tra le versioni

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{{S|mineralogia}}
I '''fillosilicati''' (dal greco ''phyllon'', foglia) sono [[silicati]] caratterizzati da una struttura a strati a simmetria [[tetraedro|tetraedrica]] in cui ogni tetraedro tende a legarsi con altri tre tramite degli ossigeni ponte. I membri di questa famiglia, generalmente, possiedono un abito lamellare o scaglioso, con sfaldature ben definite. Sono basati su strati di tetraedri SiO<sub>4</sub> estesi indefinitamente. La [[formula chimica]] è A<sub>3</sub>Si<sub>2</sub>O<sub>5</sub>(OH)<sub>2</sub>, dove A rappresenta uno ione che può essere di [[calcio]], [[magnesio]], [[alluminio]], [[sodio]], [[ferro]], [[litio]], o [[bario]]. Generalmente sono teneri, con basso [[peso specifico]] e le lamelle di sfaldatura possono essere flessibili o elastiche. La maggior parte dei fillosilicati contengono [[ossidrile|ossidrili]] (OH), posizionati all'interno degli anelli esagonali di tetraedri, sullo stesso livello degli ossigeni apicali che non fanno parte degli esagoni. Esempi di fillosilicati sono [[muscovite]] e [[biotite]].
Gli strati tetraedrici vengono sovrapposti alternati a strati ottaedrici; questi ottaedri, che poggiano su una faccia, hanno i vertici occupati dai gruppi ossidrilici. A seconda della struttura, i fillosilicati sono suddivisi in due gruppi principali: triottaedrici e diottaedrici.
La struttura diottaedrica è composta dalla sovrapposizione di pacchetti t-o (tetraedrico-ottaedrico), elettricamente neutri e tenuti insieme dai legami di Van der Waals.