Donato da Ripacandida: differenze tra le versioni

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Numerosi salivano a lui dalla vicina [[Auletta]] e dai paesi vicini per cercare consigli e conforto per i mali del corpo e dell'anima. Dopo una breve e prodigiosa vita, circondato dai confratelli, spirava il [[17 agosto]] [[1198]] a soli 19 anni.
 
Si dice che le campane del monastero, da sole suonarono a festa. I suoi concittadini chiesero il ritorno delle spoglie in patria, ed ottennero nel [[1202]] il trasferimento della salma. Il corteo funebre dovette fermarsi ad Auletta, dove alle suppliche della popolazione, il santo lasciò l'avambraccio destro. La [[reliquia]], incorotta da secoli, si venera ad [[Auletta]] nella Chiesa Madre ed è custodita in un reliquario d'argento del [[1618]]. Come risulta dalla vita del [[venerabile]] [[GianbattistaGiambattista Rossi]], pubblicata nel [[1752]], San Donatello fu ritenuto e festeggiato a Ripacandida e ad Auletta come [[patrono]]. Il titolo di Santo gli fu confermato dal clero secolare e dal popolo, e nel [[1758]] anche dalla Sacra [[Congregazione dei Riti]].
 
==La devozione==