Anna Renzi: differenze tra le versioni

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La sua attività presso i palcoscenici ebbe inizio quando ella era diciassettenne. Nel 1639 cantò all'ambasciata francese di Roma ne ''La sincertà trionfante, overo L'Erculeo ardire'', una dramma di [[Ottaviano Castelli]] con le musiche del compositore [[Angelo Cecchini]], e l'anno successivo si esibì sempre in un dramma del medesimo autore, ma musicato da [[Filiberto Laurenzi]], il quale fu anche suo maestro.
 
Nello stesso anno giunse a [[Venezia]] accompagnata dal suo insegnante Laurenzi e per tutti gli anni '40 fu la più celebre cantante attiva nella città lagunare. Ivi nel 1741 debuttò nel ruolo di ''Deidamia'' ne ''La finta pazza'' di [[Francesco Sacrati (compositore)|Francesco Sacrati]], opera che inaugurò il [[Teatro Novissimo]]. Continuò a cantare nello palcosenicopalcoscenico anno anche l'anno successivo ne ''Il Bellerofonte'' di Sacrati.
 
Nel 1743, invece, la troviamo nei panni di ''Aretusa'' ne ''La finta savia'' di Laurenzi e di ''Ottavia'' ne ''[[L'incoronazione di Poppea]]'', ripresa della celebre opera di [[Claudio Monteverdi]], al [[Teatro Santi Giovanni e Paolo]]. La grande fama di cui godeva le permise di firmare contratti che le fruttarono elevate somme di denaro<ref>Da un contratto stipulato con l'impresario [[Geronimo Lappoli]] risulta evidente che la Renzi guadagnò 750 docati per le sue rappresentazioni</ref>. Nel 1645 sposò il violinista [[Roberto Sabbatini]].