Scarica a bagliore: differenze tra le versioni

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Il tipo più semplice di scarica a bagliore è quella a [[corrente continua]]. Nella sua forma più semplice consiste in due elettrodi in una cella riempita di un gas a bassa pressione (0.1–10 [[torr]]). La cella è tipicamente riempita con [[argon]], ma si possono impiegare anche altri gas. Tra i due elettrodi viene applicato un [[potenziale elettrico]] di alcune centinaia di [[volt]]. Una piccola popolazione di atomi nella cella viene ionizzata con tramite vari fenomeni (collisione tra atomi, ...). Gli ioni, caricati positivamente vengono guidati verso il catodo dal [[potenziale elettrico]], e gli [[elettroni]] verso l'[[anodo]]. La popolazione iniziale di [[ioni]] e [[elettroni]] dà luogo a collisioni con altri atomi ionizzandoli, in questo modo aumenta la popolazione di atomi ionizzati nel gas. Più a lungo si mantiene il potenziale più il fenomeno ha luogo.
 
Al di sotto del voltaggio di ionizzazione (tensione di rottura) non c'è bagliore, ma aumentando il voltaggio appena si supera il punto di ionizzazione ha luogo la [[scarica di Townsend]]. La ionizzazione adesso è accompagnata dall'eccitazione di elettroni, con successivo rilassamento, che causa un'emissione visibile. Questo fenomeno prende il nome di scarica a bagliore. La zone fortemente luminosa al centro della cella si chiama ''colonna positiva''. Nelle regioni vicine agli elettrodi si ha l'accumulo di ioni a carica inversa rispetto all'elettrodo che causa una diminuzione di luminosità.
 
Aumentando ancora la tensione si osserva la formazione di una [[scarica ad arco]].<ref>V.K. Mehta, ''Principles of Electronics'' ISBN 8121924502 </ref>