Romolo Augusto: differenze tra le versioni

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=== Vita dopo il regno ===
 
Odoacre inviò a [[Costantinopoli]] le insegne imperiali: la sovranità sulle terre dell'Occidente passò quindi formalmente a Zenone, imperatore d'Oriente, che riconobbe Odoacre governatore d'Italia col titolo di patrizio. Comunque la fine ufficiale dell'impero non modificò, sull'immediato, i modi di vita della popolazione romana d'Italia. Le istituzioni come il [[Senato romano|Senato]] e il [[Console (storia romana)|consolato]] proseguirono a riprova del fatto che ormai da tempo l'impero d'occidente era solamente un nome privo di effettivo potere. È anche da rilevare che le regioni su cui si estendeva il potere, almeno formale, dell'Impero d'Occidente erano, nella fase finale dell'impero stesso, ridotte all'[[Italia]], alla [[Provenza]] ed a parte delle province del [[Norico (provincia romana)|Norico]] e della [[Rezia (provincia romana)|Rezia]].
 
È possibile che Romolo abbia fondato un monastero a Lucullanum, dedicato a [[San Severino abate|san Severino]]; la nobildonna Barbaria, che contribuì allo sviluppo di questo centro religioso, potrebbe essere stata sua madre. Si conosce uno scambio epistolare di re [[ostrogoti|ostrogoto]] [[Teodorico il Grande]] riguardo un certo Romolo: è possibile che Romolo Augusto abbia dovuto rinegoziare il vitalizio concessogli da Odoacre con il nuovo re, nel 493 e poi ancora nel 507/511.<ref>Nathan.</ref>