Aristide Carabelli: differenze tra le versioni

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Nel marzo [[1941]] entrò su richiesta nei Mezzi d’Assalto della Xª Flottiglia MAS di [[La Spezia]]. Dopo il corso di addestramento, partecipò al tentativo di forzamento della base inglese di [[Malta]], effettuato nella notte dal [[25 luglio|25]] al [[26 luglio]] [[1941]]. L'attacco fallì in quanto il fondamentale effetto sorpresa, necessario al successo dell'azione, era svanito fin dall'avvicinamento dei mezzi al largo di Malta. La difesa inglese dell'isola, infatti, all'insaputa dei servizi d'informazione italiani, era a quel tempo già dotata di [[radar]] e aveva quindi avuto modo di osservare i mezzi italiani e aspettare il momento opportuno per annientarne l'attacco.
Durante l'attacco con il suo barchino, Carabelli si lanciava con il suo mezzo carico di esplosivo contro le ostruzioni del porto, secondo gli ordini ricevuti dal comandante della spedizione [[capitano di corvetta]] [[Giorgio Giobbe]]. Questo era necessario per essere sicuri di aprire una breccia sotto l'arcata del ponte di [[Forte Sant'Elmo|sant'Elmo]], per permettere l'ingresso nel porto ai suoi compagni d’azione sugli altri barchini. Non si sapeva infatti se [[Teseo Tesei]] era riuscito nella sua azione di attacco con l'[[Siluro a Lenta Corsa|SLC]], che aveva l'obiettivo di far saltare l'ostruzione retale a difesa del porto. Il [[sottotenente di vascello]] [[Roberto Frassetto]] vide Carabelli scomparire nell’immane esplosione del suo barchino mentre si dirigeva contro un pilastro del ponte a braccia aperte<ref>* <cite id=Pegolotti2007>{{cita libro|cognome=Beppe |nome=Pegolotti, |wkautore= |coautori= |curatore= |altri= |titolo=Gli assaltatori della Xª Flottiglia MAS |dataoriginale= |annooriginale= |meseoriginale= |url= |formato= |datadiaccesso= |annodiaccesso= |mesediaccesso= |edizione= |data= |anno=2007 |mese= |editore=Associazione Amici di Teseo tesei |città= |lingua= |id={{NoISBN}} |doi= |pagine= |capitolo= |url_capitolo= |citazione= |cid= }}</ref>.
 
Nel [[1942]] il Politecnico di Milano gli conferiva la laurea ad honorem alla memoria.