Regista teatrale: differenze tra le versioni

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== Storia della regia teatrale ==
La figura del regista teatrale fa la sua comparsa nei primi anni del [[XX secolo]]. È un'epoca di rinnovamenti nello stile e nella pura concezione di teatro [[Europa|europeo]] ed [[italia]]no. Il ''teatro all'antica'', così definito da [[Sergio Tofano]] in un suo saggio dal titolo ''Il teatro all'antica italiano'', va delineandosi da una concezione artigianale ad un sempre più ottimale professionismo, in linea con il [[capitalismo]] che sempre più si impone come regime di produzione nei paesi [[Occidente|occidentali]]. Da una parte, infatti, la nascita della [[regia teatrale]] viene vista come esigenza dell'industria dello spettacolo, alla ricerca di nuove figure che potessero ottimizzare il lavoro teatrale, che nel [[XIX secolo]] era incentrata particolarmente sulla figura del [[mattatore]]: dall'altra, invece, si parte da una visione puramente artistica e da una nuova concezione di fare teatro, di cui il punto di partenza è il [[Teatro d'Arte di Mosca]] e dalla lezione di [[Kostantin Sergeevič Stanislavskij]], già debitore dei [[MeinengenMeiningen]] e dagli allestimenti di [[André Antoine]].
 
A gettare le basi e trasformare i vizi propri del [[teatro]] è un [[compositore]]: [[Richard Wagner|Wilhelm Richard Wagner]]. Egli sosteneva infatti che lo spettatore dovesse divenire più partecipe, più coinvolto, e non più essere un elemento passivo della rappresentazione. Inoltre l'avvento di tecnologie nuove come l'[[illuminotecnica]] permettevano giochi spettacolari ed emotivi (l'inserimento del buio in sala, per attuare il [[golfo mistico]], fu opera sua).