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== Biografia ==
Timesiteo,<ref>Il nome ''Misitheus'', riportato dalla ''[[Historia Augusta]] - Tre Gordiani'' è un errore.</ref> forse di origine [[anatolia|anatolica]], era dell'[[ordine equestre]] e ne seguì il ''[[cursus honorum]]'', diventando alquanto influente sotto gli imperatori della [[dinastia dei Severi]] [[Eliogabalo]] e [[Alessandro Severo]].<ref>{{CIL|13|1807}}</ref> La sua ascesa conobbe una interruzione durante il regno di [[Massimino il Trace]], che lo mandò in oriente, e contro il quale congiurò nel [[238]].
 
[[ImmagineFile:Bust Gordianus III Louvre Ma1063.jpg|thumb|Busto di [[Gordiano III]], che sposò la figlia di Timesiteo e lo nominò [[prefetto del pretorio]]]]
 
Nel [[240]] o [[241]] raggiunse il culmine della sua carriera, diventando prefetto del pretorio del nuovo imperatore, il giovanissimo Gordiano III: la sua posizione diventò anzi quasi quella di un reggente, in quanto aumentò la propria influenza su Gordiano dandogli in sposa la propria figlia [[Furia Sabina Tranquillina]].
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La politica di Timesiteo e dei suoi due collaboratori, i fratelli [[Gaio Giulio Prisco]] e Marco Giulio Filippo (meglio noto come [[Filippo l'Arabo]]), fu quella di restaurare la predominanza dell'imperatore sul senato, come era già stato durante il periodo severiano. All'interno di questa ottica di restaurazione della politica severiana va collocata la campagna di [[Persia]] del [[243]], volta a colpire i nemici di sempre, i [[Sasanidi]], e recuperare le città perse.
 
[[ImmagineFile:Antoninianus-Tranquillina-Gordian III-s2539.jpg|thumb|left|[[Furia Sabina Tranquillina]], figlia di Timesiteo e moglie di Gordiano III]]
 
La campagna fu preparata da Timesiteo (Gordiano aveva meno di diciotto anni) selezionando con cura i comandanti militari, evitando di scegliere i senatori in favore di persone con più esperienza militare; riorganizzò le truppe che presidiavano l'[[Africa (provincia)|Africa]]; si occupò anche del confine danubiano, attaccando e sconfiggendo le problematiche tribù dei [[Carpi (tribù)|Carpi]], dei [[Sarmati]] e dei [[Goti]]. L'esercito romano, con a capo l'imperatore ma sotto il comando effettivo di Timesiteo, si mosse da [[Antiochia]] attraversò l'[[Eufrate]] vicino [[Zeugma]] (primavera 243), riconquistando le città di frontiera di [[Carre]] ed [[Edessa (Mesopotamia)|Edessa]], e si scontrò con l'esercito di [[Sapore I]] nella [[battaglia di Resena]], sconfiggendolo. In seguito, i Romani mossero su [[Nisibis]] e [[Singara]], riprendendole, per poi tornare indietro e puntare sulla capitale sassanide di [[Ctesifonte]]. Il corso della guerra cambiò in questo momento: Timesiteo, vero vincitore della battaglia di Resena, morì, forse di malattia, venendo sostituito da Filippo.
 
L'impresa di Timesiteo, la vittoria Resena e la riconquista di Carre, trova forse una eco nell'''[[Apocalisse di Elia]]'', che profetizza l'arrivo di un [[esercito romano]] di 100.000 fanti, 100.000 cavalieri e 30.000 marinai, comandato da Timesiteo e Filippo.<ref>Michael H. Dodgeon, Samuel N. C. Lieu, ''The Roman Eastern Frontier and the Persian Wars AD 226-363'', Routledge, 1991, ISBN 04151031770-415-10317-7, p. 357.</ref>
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* ''[[Historia Augusta]] - I tre Gordiani''.
* Boardman, John, ''et. al.'', ''The Cambridge ancient history'', Cambridge University Press, ISBN 05213019980-521-30199-8, pp. 34-35.
 
== Voci correlate ==
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[[bg:Тимеситей]]
[[de:Timesitheus]]
[[en:Gaius Furius SabiniusSabinus Aquila Timesitheus]]
[[fi:Timesitheus]]
[[fr:Timésithée]]