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Lo '''zoppolozopolo''', (o Čupa in [[lingua slovena|sloveno]]) è un'antica [[imbarcazione]] monossile a remi, diffusa in [[Mare Adriatico|Adriatico]] nel [[Golfo di Trieste]] e lungo la costa [[Dalmazia|dalmata]].
È costituita da un unico tronco di [[pino rosso]] o di [[pino marittimo]], scavato con l'[[ascia]] in modo da ricavarne uno [[scafo]]. Le misure "tradizionali" dello zoppolozopolo sono: lunghezza 7 m, larghezza 70 cm, altezza 60 cm, spessore 5-8 cm. Su questo scafo di sezione rettangolare veniva montata una larga e lunga traversa che reggeva le forcole, ove poggiavano due remi lunghi 6 metri adatti a vogare in piedi.
Le origini dello zoppolozopolo sono ovviamente antichissime, e volendo si potrebbero far risalire anche alla più remota preistoria... Limitandosi alla storia, le menzioni più antiche degli zoppolizopoli si hanno in [[Dalmazia]] già dal 1272, mentre nel Golfo di Trieste viene menzionato per la prima volta nel 1621, allorché il Conte di [[Duino]] ne confiscò uno ai pescatori di [[Santa Croce (Trieste)|Santa Croce]], che avevano pescato abusivamente nelle sue acque.
Lo zoppolozopolo rimase in uso presso i pescatori della zona fino a tempi molto recenti: l'uso era ancora diffuso nel periodo tra le due guerre. <br>
Oggi ne sopravvivono solo tre esemplari:
* lo zoppolozopolo "Maria", costruito ad [[Aurisina]] nel 1890, ed esposto al museo etnografico di [[Lubiana]];
* lo zoppolozopolo "Lisa", costruito anch'esso ad [[Aurisina]] ma nel 1882, conservato nella Collezione de Henriquez;
* ed infine uno zoppolozopolo, di costruzione recente, è conservato nella sede di [[Sistiana]] dello Yacht Club Čupa (che ne prende, appunto, il nome).
==Voci correlate==
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