Tito Giulio Prisco: differenze tra le versioni

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Un secondo gruppo di Goti, guidati da re [[Cniva]], mossero verso ovest, ma vennero bloccati dall'esercito del governatore di [[Mesia inferiore]], [[Treboniano Gallo]], a [[Novae]]; si diressero allora verso [[Nicopoli]], dove vennero intercettati e sconfitti dall'imperatore [[Decio]]. I Goti di Cniva si mossero verso Filippopoli, per ricongiungersi all'esercito là presente: Decio li inseguì, ma venne sorpreso e sconfitto a sua volta a [[Beroea]].
 
Prisco, ancora sotto assedio a Filippopoli e senza prospettive di aiuto esterno dopo la sconfitta di Decio, dovette chiedere la pace a Cniva; in seguitò accettò di essere proclamato imperatore (251).

Il regno di Prisco durò poco: i Goti saccheggiarono poi Filippopoli, uccidendo un gran numero di abitanti:; Prisco era probabilmente tra essi.
 
Tito Giulio Prisco viene a volte ricordato anche come Lucio Prisco, mentre non è da identificare con il coevo [[Gaio Giulio Prisco]].