Maico (casa motociclistica): differenze tra le versioni

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La '''Maico''' è una [[casa motociclistica]] [[Germania|tedesca]] attiva dal [[1931]] al [[1983]].
 
Fondata dai fratelli Maisch nel [[1926]] a [[Pfäffingen]], nel [[Baden-Württemberg]], inizia l'attività come costruttore di [[bicicletta|biciclette]]. La produzione motociclistica inizia negli [[anni 1930|anni Trentatrenta]], con motoleggere spinte da [[motore a due tempi|motori a due tempi]] di costruzione [[Sachs]] e [[Jlo]]. Con l'avvento della [[Seconda guerra mondiale]] gli stabilimenti Maico vennero convertiti alla produzione bellica realizzando parti per aerei destinati alla [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]].
 
[[Immagine:MHV Maicomobil 01.jpg|thumb|left|250px|Un Maico-Mobil]]
La produzione civile riprende nel [[1947]] con la ''M 150'', monocilindrica a due tempi. Nel [[1951]] viene presentato il ''Maico-Mobil'', scooter dalla linea massiccia e molto protettiva, equipaggiato con il motore della M 150. L'asfittico "150" sarà successivamente sostituito da più prestanti motori di 175 e 200 cc.
 
Negli [[anni 1950|anni Cinquantacinquanta]] la gamma Maico si espande: vengono presentate le versioni di 175 e 250 cc della "M" (la quarto di litro sarà per diverso tempo la moto ufficiale della [[Bundeswehr]]), la ''Blizzard'', motoleggera 250 2 tempi, e la ''Taifun'', bicilindrica di 350 e 400 cc. Al Maico-Mobil nel [[1955]] sarà affiancata la ''Maicoletta'', scooter di linea più compatta che si differenziava dalla produzione più in voga del periodo, come la [[Piaggio Vespa|Vespa]] e la [[Innocenti Lambretta|Lambretta]], nel presentare [[ruota|ruote]] alte.
 
Nel corso dello stesso anno viene assorbita la [[Champion (auto)|Champion]], per affiancare alla produzione di moto anche quella di [[microvettura|microvetture]]. Il mercato delle piccole automobili economiche, spinte da motori di derivazione motociclistica, è ormai in declino e la produzione della vetturetta ''Champion 500'', dotata di un propulsore Maico bicilindrico [[Motore a due tempi|2T]] montato posteriormente, si conclude nel [[1958]] dopo circa 6.000 esemplari realizzati.
 
[[Immagine:Maico68 360.jpg|thumb|right|250px|Una MC 360 del 1968 in azione]]
In quegli anni la Casa inizia ad impegnarsi nel settore del [[fuoristrada]], con buoni risultati specialmente nel [[motocross]]: nel [[1957]] il tedesco [[Fritz Betzelbacher]] vince il Campionato Europeo classe 250. L'attività ufficiale Maico nel fuoristrada (sia nel Cross che nella Regolarità) prosegue, affiancata negli [[anni 1970|anni Settantasettanta]] anche da quella nel [[Motomondiale]] con la ''RS 125'', portata alla vittoria diverse volte dallo [[Svezia|svedese]] [[Börje Jansson]] e da un giovane [[Eugenio Lazzarini]].
 
La produzione Maico negli anni '70 include modelli da Cross (siglati MC) e Regolarità (GS) con motori due tempi a disco rotante da 125 a 500 cc, e modelli stradali (MD) da 50 a 250 cc.
 
La Maico cessa l'attività nel [[1983]], in seguito a una crisi economica aggravata dai contrasti all'interno della famiglia Maisch. Il marchio venne ceduto, per ricomparire sul mercato sul finire degli [[anni 1990|anni Novantanovanta]] con modelli da Cross, [[Enduro]] e [[Supermotard]].
 
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