SIATA: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Siata orange.JPG|thumb|right|250px|Una "Spring"]]
Nel [[1954]] viene presentata la [[SIATA Mitzi|Mitzi]], una utilitaria con un motore di 434 [[centimetro cubo|cc]] che purtroppo rimane allo stadio di prototipo. Nella seconda metà degli [[anni 1950|anni '50cinquanta]] la SIATA si concentra su modelli derivati dalla [[Fiat 600]]. In seguito ad un accordo con la [[Abarth]] ([[1959]]) viene lanciata la [[SIATA 750|750]], disponibile nelle versioni [[coupé]] e [[spyder]].
 
Negli [[anni 1960|anni '60sessanta]] la SIATA si fa notare con le [[SIATA TS|TS]], coupé disegnate da Michelotti e derivate dalla [[Fiat 1300|Fiat 1300-1500]]. Nel [[1967]] è il turno della [[Siata Spring|Spring]], spider dalle linee retrò (come di moda all'epoca: si pensi alla [[Alfa Romeo Gran Sport Quattroruote]] o alla [[Vignale Gamine]]) con meccanica [[Fiat 850]]. La Spring sarà anche l'ultima SIATA: la Casa torinese chiuderà i battenti nel 1970, mentre la Spring continuerà la sua carriera sino al [[1975]], costruita su licenza dalla [[Iso Rivolta]] e commercializzata come ''SEAT-ORSA 850 Spring Special''.
 
==Voci correlate==