La Monnaie/De Munt: differenze tra le versioni

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Negli ultimi tre decenni la ''de Munt/la Monnaie'' ha riguadagnato la reputazione di uno dei maggiori teatri d'opera d'Europa, grazie al lavoro dei direttori che si sono succeduti, ovvero [[Gérard Mortier]], [[Bernard Foccroulle]] ed il direttore musicale [[Antonio Pappano]].
 
L'attuale edificio è il terzo teatro costruito su quel sito. Il prospetto risale al 1818 me è stato ristrutturato nel 1856 e poi ancora nel 1986. Il ''foyer'' e la sala sono stati costruiti nel 1856, ma quasi tutti gli elementi dell'attuale struttura sono stati rinnovati negli [[anni 1980|anni '80ottanta]].
 
=== Il teatro di Gio Paolo Bombarda (1700 - 1818) ===
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=== Il teatro nel XX secolo ===
 
A seguito di un difetto nella costruzione delle fondazioni si rese subito necessario un intervento sui lavori di Poelaert. Seguirono poi alcuni lavori all'inizio del [[XX secolo]] e intorno agli [[anni 1950|anni '50cinquanta]] venne realizzato un nuovo edificio scenico. Nel 1985 fu deciso un rinnovamento generale del teatro. Venne innalzato il tetto di quattro metri, e allungato il palcoscenico al di fuori dell'area dell'edificio. Venne poi creata una cornice di acciaio per rafforzare le pareti perimetrali dell'edificio e per aumentare la profondità del palcoscenico. I colori della sala, fra i quali primeggiava il rosso e l'oro, rimasero pressoché identici. Gli affreschi del soffitto vennero rimossi per essere restaurati e rimessi in sito soltanto nel 1999. Essi vennero sostituiti da una copia temporanei dai colori molto più brillanti dipinta direttamente sul soffitto di stucco.
 
La sala d'ingresso ed il grande scalone subirono un rifacimento integrale, anche se con caratteristiche originali come il monumento di [[Paul Dubois]] del direttore musicale Dupont (1910) ed un numero di dipinti monumentali (1907-1933) di [[Emile Fabry]], che vennero mantenuti. L'architetto [[Charles Vandenhove]] di [[Liegi]] realizzò una nuova concezione architettonica per l'ingresso nel 1985-86. Egli chiese a due artisti americani di dare il loro contributo: [[Sol Lewitt]] disegnò un pavimento in [[marmo]] bianco e nero, mentre [[Sam Frencis]] dipinse un ''triptych'' montato al soffitto. Vandenhove disegnò anche una nuova decorazione interna per il ''Salon Royal'', una stanza di ricevimento connessa al palco reale. Per questo progetto collaborò con l'artista francese [[Daniel Buren]].