Moses Mendelssohn: differenze tra le versioni

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Era il nonno del compositore [[Felix Mendelssohn]].
Nato a Dessau da famiglia ebraica modesta, egli studiò da autodidatta a Berlino, con grandi sacrifici. Rimase per tutta la vita nella capitale prussiana. Verso l’illuminismo ebbe un atteggiamento ambivalente, mostrando un’entusiastica apertura verso l'ideale della tolleranza, ma anche una netta chiusura verso il laicismo o il deismo volterriano. Mendelssohn strinse poi un’amicizia con Nicolai e con [[Gotthold Ephraim Lessing ]], col quale collaborò nell'ambito dell'estetica; in particolare, nelle sue Lettere sulle sensazioni (1755) e nelle Considerazioni sulle fonti e connessioni delle belle arti e scienze (1757). E' anche influenzato dall'empirismo inglese, specialmente sul ruolo dei sentimenti e della sensazione nella conoscenza umana. La concezione estetica elaborata da Mendelssohn si basa sulla facoltà del sentimento: la percezione del bello deriva da una facoltà che si distingue sia dalla ragione sia dalla volontà; cioè il sentimento, che Mendelssohn – analogamente a [[Alexander Gottlieb Baumgarten]] – ritene sia un aspetto della sensazione, concependolo come una rappresentazione sensibile chiara ma confusa (ovvero non distinta). Così egli può difendere l’autonomia dell’estetica, analogamente a [[Alexander Gottlieb Baumgarten]] . Per molti aspetti, tuttavia, Mendelssohn rimase saldamente legato alla teologia tradizionale.
 
== Opere ==