Guglielmo Libri Carucci dalla Sommaja: differenze tra le versioni

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Nello stesso anno fu sostituito da [[Gabriel Lamé]] alla cattedra di matematica del ''Collège de France''.
 
Sebbene fosse arrivato in Inghilterra con niente altro se non i "suoi" libri, Libri visse comodamente fra agi e ricchezze. Per ottenere questo risultato gli bastò mettere in vendita il suo bottino sul mercato antiquario inglese: da due sole grandiose [[asta (finanza)|aste]] organizzate nel [[1861]] riuscì ad ottenere oltre un milione di franchi, una somma enorme quando si consideri che, in quei tempi, la paga media giornaliera di un lavoratore era di quattro franchi.
 
Nel [[1868]] sentendosi malato, fece ritorno in Italia stabilendosi in una villa di Fiesole dove morì l'anno dopo. Venne sepolto nel [[Cimitero delle Porte Sante]] di Firenze.
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Dopo la sua morte sia il governo francese che quello italiano riuscirono a riacquistare buona parte delle opere sottratte, reintegrando in una certa misura i patrimoni delle biblioteche depredate.
 
Nel febbraio [[2010]], in una piccola università privata della [[Pennsylvania]] è stata rinvenuta una lettera di [[Cartesio]] datata 27 maggio [[1641]] indirizzata all'amico [[Marin Mersenne]]. Si tratta di quattro cartelle considerateritenute molto importanti dagli studiosi del grande matematico e filosofo francese. Esse facevano parte dell'inventario delle opere rubate da Libri ed erano considerate ormai disperse.
 
Il conte e professore Guglielmo Libri Carucci dalla Sommaja può essere probabilmente considerato il più "grande" ladro di libri di tutti i tempi.