Maria Lehel: differenze tra le versioni

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==Biografia==
 
Inizia i suoi studi a sedici anni nella scuola di Nagybanya con i maestri [[Kàroly Ferenczy]] e [[Béla Ivany Grundwald]] i quali, riconosciuto il talento della giovane allieva, le consigliano “di molto disegnare perché dipingere avrebbe sempre saputo”.
 
A 16 anni sposa Ferenc Lehel (Papos,Ungheria,13 novembre 1885 - Sao Paulo,Brasile, 23 agosto 1975) anch'egli pittore, noto in seguito come critico d'arte e filosofo di valore (''Notre art dément/Quatre études sur l'art pathologique'', Parigi, 1926).
Dopo una permanenza in [[Italia]] riprende i suoi studi a Budapest sotto la guida di [[Jozsef Rippl Ronay]] ed espone per la prima volta, a diciannove anni, invitata dalla “Società degli Otto”, pittori di valore indiscusso.
 
Insieme viaggiano alla scoperta delle città d'arte italiane e, al rientro a Budapest, Maria Lehel riprende i suoi studi sotto la guida di [[Jozsef Rippl Ronay]].
Due anni dopo ritorna in Italia, a [[Roma]], presso l’[[Accademia d'Ungheria]].
 
A 19 anni espone per la prima volta, invitata con i grandi pittori della “Società degli Otto”.
La sua prima mostra personale, a ventun anni, desta interesse; sue opere sono acquistate dalla Città di Budapest e dal noto collezionista M. Nemes.
 
LaDue anni dopo ritorna in Italia, a [[Roma]], presso l’[[Accademia d'Ungheria]] e la sua prima mostra personale, a ventun anni, desta forte interesse;: sue opere sono acquistate dalla Città di Budapest e dal noto collezionista M.Marcel Nemes de Jànoshalma.
 
Dopo la [[prima guerra mondiale]] si stabilisce a [[Parigi]] dove risiede per dieci anni.
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{{citazione necessaria|Durante questo periodo espone nella ''Galleria Katia Granoff'', la critica le è molto favorevole ed artisti insigni come Besnard, Signac, Aman-Jean, [[Chagall]], Friesz, Bouche esprimono la loro ammirazione per la maestria con cui tratta il [[pastello]]}}.
 
Nel 1931 inizia la serie delle esposizioni italianeespone a Genova al Circolo della Stampa;. laLa mostra del 1933 a Roma al Circolo di Roma segna il primo importante successo in Italia.: Ampieampie critiche elogiano la sua arte, due quadri sono acquistati dal [[Governo Italiano]] per la [[Galleria nazionaleNazionale d'arteArte modernaModerna]] di Roma.
 
Nel 1936 espone nuovamente a Genova e nello stesso anno a [[Milano]] nella sala del Palazzo degli Studi Romani; la Città di Milano acquista due opere per la Galleria d’Arte Moderna.
 
{{citazione necessaria|Nel 1937 Maria Lehel, è a [[San Paolo del Brasile]], ordinacon una mostra personale che riscuote grandissimo successo di critica e di pubblico}}. Anche qui la galleriaGalleria d’Arte Moderna acquistaacquisisce ununa suosua quadroopera.
 
Rientra in Italia nel 1938 dove partecipa all’Esposizione dei “19 pittori ungheresi” a Genova e a [[Torino]]. In questa occasione il Comune di Genova acquista un suo quadro che attualmente si trova a [[Palazzo Rosso]].
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Nel 1939 espone diverse opere a [[Londra]], alla ''Morland House'', in una mostra nazionale ungherese.
 
Trascorre il periodo dell’della [[seconda guerra mondiale|ultima guerra]] in Ungheria dove ordina tre mostresue personali chedi ancoragrande successo confermano la fiducia inil leitalento ripostariconosciutole dai suoi vecchi maestri.
 
Ad oggi i Musei d’Ungheria hannosono acquistatoentrati in possesso di diciassette sue opere.
 
HaNel soggiornato1946 pertorna in Italia, sua patria d’elezione, e si stabilisce a Genova, alternando lunghi periodi anella casa di campagna di [[Peveragno]] in [[provincia di Cuneo]], dipingendo paesaggi “en plein air” e coloratissimi mazzi di fiori.
Ad oggi i Musei d’Ungheria hanno acquistato diciassette sue opere.
 
Nel 19461953 torna- indopo Italia,lunga suaassenza patriadalla d’elezione,scena eartistica dopoitaliana lungo- silenzioespone nela 1953Genova alla Galleria RottaRiotta eccoe laa suaMilano nuovaalla mostra aGalleria GenovaCairoli, cittàsuscitando diimmediato, suanotevole residenzaconsenso.
L’esposizione desta l’abituale interesse di pittori, critica e pubblico come pure la mostra sempre nel 1953 alla Galleria Cairoli a Milano.
 
Nell’agosto 1969, invitata dalla Città di Budapest, hatorna avutoancora luogouna volta in Ungheria per la sua ultima mostra accolta conda caloroso interesse e ottime critiche.
Ha soggiornato per lunghi periodi a [[Peveragno]] in [[provincia di Cuneo]] dipingendo paesaggi “en plein air” e coloratissimi mazzi di fiori.
 
Maria Lehel muore a Genova l'11 novembre 1972.
Nell’agosto 1969, invitata dalla Città di Budapest, ha avuto luogo la sua ultima mostra accolta con caloroso interesse e ottime critiche.
 
IlNel comitato2002 il Comitato [Europastello] ha scelto tre sue opere per la mostra “Il pastello contemporaneo in Europa “ hainaugurata sceltoal treCentro quadriIncontri chedella Provincia sonodi statiCuneo espostie pressotrasferita ilnel Centrofebbraio Incontri2003 nelle Sale del Palazzo Runianzev, Museo Statale della ProvinciaStoria di Cuneo[[San dalPietroburgo]], 17nell’ambito ottobredelle alcelebrazioni 17 novembredel 2002tricentenario della fondazione della città.
{{citazione necessaria|Nel febbraio 2003 la stessa mostra si è trasferita nelle Sale del Palazzo Runianzev, Museo Statale della Storia di [[San Pietroburgo]], nell’ambito delle celebrazioni del tricentenario della fondazione della città.}}
 
Dal 5 dicembre 2003 al 31 gennaio 2004 si è svolta la sua ultima mostra personale, organizzata dalla nipote presso la Galleria Weber di Torino.