Nizam al-Mulk: differenze tra le versioni

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'''Abu ʿAli al-Hasan al-Tusi, Niẓām al-Mulk''' (in [[Lingua persiana|persiano]] '''<big>خواجه نظام‌الملک طوسی</big>''', ossia ''Khwāja Nizām al-Mulk Tusi'', 1018 – [[14 ottobre]] [[1092]]) è stato un noto e apprezzato studioso e [[vizir]] [[Persia|persiano]]<ref>Gustave E. Von Grunebaum, Katherine Watson, ''lassical Islam: A History, 600 A.D. to 1258 A.D.'', Translated by Katherine Watson Published by Aldine Transaction, 2005, p. 155.</ref>, <ref>P. M. Holt, Ann K. S. Lambton, Bernard Lewis, ''The Cambridge History of Islam''. Volume 1, Published by Cambridge University Press, 1977. p. 150.</ref> [[Grandi Selgiuchidi|selgiuchide]]. Per breve tempo fu addirittura il solo governante dell'[[Impero selgiuchide]].
 
== Vita ==
Nato a [[Tus|Tūs]], in [[Iran]] (in prossimità dell'odierna [[Mashhad]]), fu inizialmente al servizio dei [[Sultani]] dell'[[Ghaznavidi|Impero ghaznavide]]. Nizām al-Mulk divenne [[vizir]] dell'intera provincia del [[Grande Khorasan|Khorasan]] nel 1059. Dal 1063 servì in quella stessa qualifica i [[Selgiuchidi]] e mantenne quell'incarico lungo i regni di [[Alp Arslan]] (1063-1072) e di [[Malikshah|Malikshāh I]] (1072-1092). Ebbe un'enorme influenza sull'organizzazione del governo selgiuchide, tanto da guadagnarsi l'onorifico ''[[laqab]] di Nizām al-Mulk, che significa "l'Ordine del Potere".
 
Oltre alla sua straordinaria influenza in veste di vizir, con piena autorità delegatagli dai Sultani che egli fedelmente servì, è anche rinomato per la sistematica istituzione di un gran numero di ''[[madrasa]]'' in numerose città dell'Impero selgiuchide, tra cui la più famosa è certamente la ''[[Nizamiyya|Niẓāmiyya]]'', in cui insegnò anche [[al-Ghazali]], che ebbe da lui il suo nome. Sotto molteplici aspetti, queste strutture d'insegnamento superiore islamico appaiono come le immediate predecessori e modelli delle università che vennero piuù tardi istituite in [[Europa]].
 
Nizām al-Mulk è inoltre ampiamente apprezzato per il suo voluminoso trattato sull'arte del governo ''[[Siyasat-nama|Siyāsat-nāma]]'' (il Libro del governo). Scrisse anche un'opera intitolata ''Dustūr al-Wuzarāʾ'' (L'ordinamento dei vizir), redatta per suo figlio Abū l-Fath Fakhr al-Malik, non molto dissimile dal famoso libro del ''[[Qabus-nama|Qābūs-nāma]]''.
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Nizām al-Mulk fu assassinato lungo la strada che da [[Isfahan|Isfahān]] conduceva a [[Baghdad]] il 10 di [[Ramadan]] del 485 [[Egira|E.]], corrispondente al [[14 ottobre]] [[1092]]. La maggioranza della letteratura afferma che egli fu pugnalato da un appartenente alla [[setta]] [[Ismailismo|ismailita]] degli [[Assassini]] (''Hashshashīn'' ) vicino [[Nihavand|Nihāwand]], in [[Iran|Persia]], mentre si trovava nella sua lettiga. L'omicida gli si era accostato travestito da [[derviscio]].
 
Questo resoconto riveste particolare interesse alla luce della storia, forse apocrifa, narrata dal grande scrittore [[Argentina|argentino]] [[Jorge Luis Borges]]. Nel suo racconto, infatti, sarebbe stata raggiunta un'intesa tra un giovane Nizām al-Mulk (a quell'epoca noto come Abd al-Qāsim) e due suoi amici, [[Omar Khayyam]] e [[Hasan al-Sabbah]].Il loro patto consisteva nel fatto che se uno dei tre avesse potuto diventare persona potente ed eminente, si sarebbe avvalsa dell'aiuto degli altri due. Nizām al-Mulk fu il primo ad assurgere alla notorietà quando fu nominato vizir dello [[Shah|Shahanshah]]anshah [[Selgiuchidi|selgiuchide]] [[Alp Arslan]]. Per onorare il patto, egli avrebbe offerto ai due amici posizioni e rango adeguato nella corte selgiuchide di Isfahān. Omar rifiutò l'offerta, chiedendo invece che gli si dessero i mezzi per continuare indefinitamente i propri studi. Cosa che Nizām al-Mulk fece, come pure di costruirgli un osservatorio astronomico. Sebbene anche Hasan, come Omar, avesse deciso di accettare la nomina propostagli, dovette però fuggire dopo aver complottato contro il vizir per deporlo. Di conseguenza, Hasan passò alla politica militante e conquistò la fortezza di [[Alamut]], in cui si stabilì, minacciando da lì il mondo sunnita e creando la setta a lui totalmente devota degli Assassini.
 
Un altro racconto fantastica invece sul fatto che egli sarebbe stato ucciso da un sicario segretamente assunto da [[Malikshah|Malikshah I]], all'interno di una lotta interna di potere. Di conseguenza il suo omicidio fu vendicato più tardi dai fedeli seguaci della ''[[Nizamiyya]]'', assassinando lo stesso Sultano selgiuchide.<ref>(p. 17 of ISBN 964-303-008-3)</ref>
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Un'ultima versione rivela invece che egli sarebbe stato assassinato, assieme a [[Malikshah]] nello stesso anno, dopo una disputa tra studiosi [[Sunnismo|sunniti]] e [[Sciismo|sciiti]] organizzato dallo stesso Malikshah e che si sarebbe concluso con la conversione allo Sciismo del Sultano. Tale storia è narrata dal genero di Nizām al-Mulk, Muqātil [[b.]] ʿAtiyya, che avrebbe partecipato a quel dibattito.
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Letteratura persiana]]
* [[Malik Shah]]
* [[Alp Arslan]]
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://sacred-texts.com/isl/mub/mub.htm La storia del suo omicidio]
 
[[Categoria:Scienziati persiani]]
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[[fi:Nizam al-Mulk]]
[[fr:Nizam al-Mulk]]
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[[ja:ニザームルムルク]]
[[ko:니잠 알물크]]