Paolo Silenziario: differenze tra le versioni

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→‎Biografia: Il titolo di Giustiniano era Augusto non Basileus
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==Biografia==
Vissuto nel [[VI secolo]] d.C alla corte dell'[[Imperatore]] [[Giustiniano I]] col titolo di ''Silentiarius'',nome con cui si designavano degli alti funzionari imperiali al seguito deldell'[[Augusto ''Basileo''(titolo)|Augusto]], fu forse, insieme ad [[Agazia Scolastico]], [[Cometa Cartulario]] ed [[Ireneo Referendario]], l'ultima grande voce dell'epigramma in lingua greca, forma letteraria che trovò la sua massima espressione nelle scuole dell'[[ellenismo]], per poi tramontare durante il medioevo e rifiorire solo durante il [[Rinascimento]] ed il [[Barocco]], soprattutto tra i poeti di lingua italiana.
I temi cari a Paolo Silenziario furono principalmente l'[[arte]] e l'[[erotismo]]: sono in considerevole quantità gli epigrammi che egli dedica, con una sensualità passionale ma mai oscena, alla descrizione di amori fugaci con [[etera|etere]], oggi raccolti nel V volume dell'[[Antologia Palatina]].
Di lui resta anche un componimento in esametri dedicato alla descrizione artistica della [[basilica]] di [[Santa Sofia]] che in quegli anni, dopo l'incendio della [[rivolta di Nika]],con i lavori di ricostruzione ordinati da Giustiniano, iniziava ad assumere la forma più vicina a quella attuale, divenendo superiore per dimensioni e bellezza a quello che fino ad allora era stato il più grande tempio della cristianità orientale: la chiesa di [[San Polieucto]], i cui lavori furono commissionati, alla fine del [[V secolo]], dalla patrizia [[Anicia Giuliana]].