Infinito (Stapledon): differenze tra le versioni

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L'opera consiste nella narrazione della [[storia]] ed [[evoluzione]] futura dell'[[umanità]] in un arco di tempo di due miliardi di anni, attraverso diciotto consecutive specie umane, delle quali [[Homo sapiens sapiens|quella attualmente esistente]] è la prima. La storia è narrata dal punto di vista di un umano del remoto [[futuro]] che si mette in [[telepatia|contatto mentale]] con lo scrittore.
 
== Le specie umane ==
 
=== Sulla Terra ===
'''Primi Uomini:''' la specie umana attualmente esistente. Viene descritta la [[storia]] dal 1930 in avanti (oggi in buona parte già smentita dagli avvenimenti storici reali), comprendenti molte [[guerra|guerre]] che dilaniano l’[[Europa]], la cui popolazione alla fine viene sterminata da attacchi [[armi chimiche|chimici]] e [[arma biologica|batteriologici]] americani. Segue una competizione per il dominio del mondo tra [[Cina]] e [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], vinta da questi ultimi. Purtroppo, nello stato mondiale che segue, si diffondono solo gli aspetti peggiori della civiltà americana: viene fondato un culto del dinamismo mentre l’intelligenza degli uomini declina. Quando si esauriscono le riserve di [[Carbone (energia)|carbone]], nel [[IV millennio]], la civiltà entra nel caos. Gli scienziati sono incapaci di riscoprire una forma di [[energia]] alternativa – che era stata inventata agli inizi del terzo millennio ed abbandonata perché poteva essere trasformata in una temibile [[arma]] – e l’umanità regredisce nella barbarie.
 
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'''Quinti Uomini:''' la quinta specie umana ha di nuovo un corpo, che assume proporzioni colossali (sono alti il doppio dei Primi Uomini) per sostenere un cervello enorme. I Quinti Uomini hanno sei dita per mano, l’ultima delle quali si divide in altre dita più piccole per la manipolazione fine; sono dotati di capacità telepatiche grazie alle molecole marziane e hanno una vita media di circa 3000 anni, che riescono a prolungare scientificamente fino a 50˙000. Nel corso di centinaia di milioni di anni raggiungono un livello di civiltà superiore a quello di tutte le specie precedenti, scoprendo persino come mettersi in contatto mentale con il passato, ma la loro attività intellettiva modifica l’effetto della [[gravità]] terrestre – a causa di una [[legge fisica]] finora sconosciuta – e fa sì che la [[luna]] minacci di cadere sul pianeta. Ai Quinti Uomini non resta che trasferirsi su [[Venere (astronomia)|Venere]], unico altro pianeta abitabile del Sistema Solare, dove arricchiscono di ossigeno l’[[atmosfera]] con un processo di [[terraforming]] ed entrano in conflitto con gli indigeni, esseri acquatici intelligenti a forma di pesce. La guerra tra le due specie si conclude con il [[genocidio]] dei venusiani.
=== Su Venere ===
'''Sesti Uomini:''' nascono dalla degenerazione della specie precedente, che [[rigetto|rigetta]] le molecole marziane e sopravvive a stento sul nuovo pianeta poiché il terraforming non è riuscito bene. L’intelligenza e la statura degli uomini diminuiscono, e nel corso di centinaia di milioni di anni la specie umana si divide in varie sottorazze.
 
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'''Ottavi Uomini:''' esseri robusti, con la testa allungata e dotati per la meccanica. Circa un miliardo di anni dopo l’era presente, scoprono che una nube di gas sta per collidere con il [[sole]] e ne provocherà l’aumento della temperatura: decidono allora di colonizzare [[Nettuno (astronomia)|Nettuno]], agendo sul pianeta con il terraforming ed adattandosi geneticamente alle sue condizioni.
 
=== Su Nettuno ===
'''Noni Uomini:''' creati per colonizzare Nettuno, sono una versione [[nanismo|nana]] degli Ottavi Uomini (le piccole dimensioni li aiutano a sopportare la maggiore gravità). Non essendo perfettamente adattati al loro ambiente, la loro civiltà crolla in poco tempo. I loro discendenti si evolvono e si diversificano in numerose specie animali che popolano il pianeta.
 
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La loro civiltà perfetta, però, è minacciata da una catastrofe cosmica: una specie di [[malattia]] colpisce le [[stella (astronomia)|stelle]] riscaldandole e facendo emettere loro [[Radiazioni ionizzanti|radiazioni]] nocive. Il fenomeno colpisce anche il sole e le radiazioni che questo produce fanno impazzire gli esseri umani. Il libro termina con la descrizione del declino definitivo dell’umanità, a cui non resta che tentare la [[panspermia#Panspermia guidata (o Panspermia diretta)|panspermia guidata]], nella speranza che la vita si sviluppi in un altro sistema solare.
 
== Successo e critiche ==
Sebbene Stapledon fosse sconosciuto quando la [[London Methuen]] pubblicò il libro nel 1930, l'immensità delle idee filosofiche in esso contenute lo resero un immediato successo di critica. L'originalità dell'opera e la fantasia dello scrittore furono lodati, tra l'altro, sul ''[[The Clarion]]'', sul ''[[The Evening Standard]]'' e da [[Hugh Walpole]] sul ''[[The Book Society News]]''.
 
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== Edizioni ==
* {{Cita libro
|autore= [[Olaf Stapledon]]
|titolo= Last and First Men
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|edizione=
|pagine= pp. 336
|id= ISBN 9781857988062978-1-85798-806-2
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* {{Cita libro
|autore= [[Olaf Stapledon]]
|titolo= Infinito
Riga 83:
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* {{Cita libro
|autore= [[Olaf Stapledon]]
|titolo= Infinito
Riga 94:
}}.
 
== Collegamenti esterni ==
* {{en}}[http://tal.forum2.org/last Recensione di Tal Cohen]
* {{en}}[http://gutenberg.net.au/ebooks06/0601101h.html Il testo del libro, dal Project Gutenberg of Australia]
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[[en:Last and First Men]]
[[fr:Last and First Men]]
[[pl:LastOstatni andi Firstpierwsi Menludzie]]
[[pt:Last and First Men]]
[[ru:Последние и первые люди]]