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* [[Rheidae]]}}
 
I '''Nandù''' (''Rheae'', [[Edward Forbes|Forbes]] [[1884]]) sono un [[sottordine]] degli [[Struthioniformes]] che comprende una sola famiglia, i Reidi ([[Rheidae]]), con 2 generi, 2 specie e 8 sottospecie.
 
Allo stato fossile si conoscono altri 2 generi monospecifici. <br> La famiglia '''Opistodattilidi''' (''[[Opisthodactylidae]]'', conosciuta solo allo stato fossile, comprende altri 2 generi e 2 specie ma spesso è inclusa nella familgia Rheidae. Il Namdù è il più grande uccello americano, è alto 1, 5 m e pesa 25 kg circa. è incapace di volare, invece è un forte corridore. Di aspetto è simile allo struzzo. Possiede però le penne delle ali più lunghe e le zampe, forti e robuste, terminano con 3 dita, rispetto alle 2 dello struzzo. Le penne del dorso sono grigio-marrone, quelle del ventre sono biancastre. Vive in gruppi di 20-30 individui, anche se i maschi anziani preferiscono una vita solitaria. I nandù popolano le aperte praterie dove possono scorgere i predatori da lontano e fuggire velocemente, oppure accucciarsi e nascondersi alla vista. Vivono nelle regioni a sud del Brasile e in Argentina.
 
==Derivazione==
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==Caratteristiche==
QuestoSi esemplaretratta è ildel più grande uccello dell’Americadell'America Latina non capace di volare.
La struttura fisica è composta da un corpo forte e zampe massicce causate dalla vita terrestre. Il piumaggio è grigio o bruno con dei riflessi chiari. Il nandù pesa 20-25 kg , alto circa 135 cm. Non vi sono caratteristiche differenti che contradistinguono i due sessi della specie.
 
==Vita==
Questo uccello predilige le pampas e le foreste aperte , non ama le distese eccessivamente aperte prive di luoghi di rifugio o di qualche grande albero. Durante gli inverni secchi si possono osservare gruppi di oltre 100 individui.
La stagione degli accoppiamenti varia tra agosto e gennaio. Gli uccelli vivono in prossimità dei fiumi, dei laghi o delle paludi e formano dei gruppi di 20-30 animali, e talvolta sino ad un centinaio. Il maschio diviene solitario e molto aggressivo per conquistare un gruppo di 2-15 femmine (harem). Avvenuto l’accoppiamento, il maschio si impegna nella costruzione del nido rudimentale scavando una buca nel terreno. Ogni femmina depone 1-2 uova di color giallo dorato tendente a diventare bianco. Completata la deposizione (da 10 a 60) il maschio inizia a covare per circa 35-40 giorni. Esso si allontana dal nido una volta al giorno per alimentarsi ed abbeverarsi. Tutte le uova deposte tendono a schiudersi nello stesso giorno. Solitamente i pulcini lasciano il nido subito dopo la schiusa. Il padre continua a prendersi cura della nidiata soprattutto scaldandola nelle notti più fredde. Nella stagione riproduttiva la femmina non si lega ad un maschio in particolare, ma fa visita a più partner.
di luoghi di rifugio o di qualche grande albero. Durante gli inverni secchi si possono osservare
Questa è una specie onnivora e continuamente si muove alla ricerca di cibo. Si nutre di foglie, erba, semi, radici, frutti, insetti e piccoli vertebrati (come piccoli uccelli, lucertole, rane e
gruppi di oltre 100 individui.
serpenti , rettili.). Questa specie però a causa di agricoltura e caccia è sempre più in riduzione.
La stagione degli accoppiamenti varia tra agosto e gennaio. Gli
 
uccelli vivono in prossimità dei fiumi, dei laghi o delle paludi e formano dei gruppi di 20-30
[[Immagine:Rhea americana2.jpg|thumb|left|300px|[[Diorama (arte)|Diorama]] conservato al [[Museo civico di storia naturale (Milano)|Museo civico di storia naturale]] di [[Milano]].]]
animali, e talvolta sino ad un centinaio. Il maschio diviene solitario e molto aggressivo per
 
conquistare un gruppo di 2-15 femmine (harem). Avvenuto l’accoppiamento, il maschio
s’impegna nella costruzione del nido rudimentale scavando una buca nel terreno. Ogni femmina
depone 1-2 uova di color giallo dorato tendente a diventare bianco. Completata la deposizione
(da 10 a 60) il maschio inizia a covare per circa 35-40 giorni. Esso si allontana dal nido una
volta al giorno per alimentarsi ed abbeverarsi. Tutte le uova deposte tendono a schiudersi nello
stesso giorno. Solitamente i pulcini lasciano il nido subito dopo la schiusa. Il padre continua a
prendersi cura della nidiata soprattutto scaldandola nelle notti più fredde.
Nella stagione riproduttiva la femmina non si lega ad un maschio in particolare, ma fa visita a
più partner.
Questa è una specie onnivora e continuamente si muove alla ricerca di cibo. Si nutre di foglie,
erba, semi, radici, frutti, insetti e piccoli vertebrati (come piccoli uccelli, lucertole, rane e
serpenti , rettili.).Questa specie però a causa di agricoltura e caccia è sempre più in riduzione.
==Ubicazione==
Questo uccello vive nelle praterie del Brasile meridionale e della Patagonia.
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Nonostante il nandù non sia in grado di volare possiede delle ali piuttosto ampie. Queste
possono essere aperte ed utilizzate per allontanare eventuali predatori
 
I '''Nandù''' (''Rheae'', [[Edward Forbes|Forbes]] [[1884]]) sono un [[sottordine]] degli [[Struthioniformes]] che comprende una sola famiglia, i Reidi ([[Rheidae]]), con 2 generi, 2 specie e 8 sottospecie.
Allo stato fossile si conoscono altri 2 generi monospecifici. <br> La famiglia '''Opistodattilidi''' (''[[Opisthodactylidae]]'', conosciuta solo allo stato fossile, comprende altri 2 generi e 2 specie ma spesso è inclusa nella familgia Rheidae. Il Namdù è il più grande uccello americano, è alto 1, 5 m e pesa 25 kg circa. è incapace di volare, invece è un forte corridore. Di aspetto è simile allo struzzo. Possiede però le penne delle ali più lunghe e le zampe, forti e robuste, terminano con 3 dita, rispetto alle 2 dello struzzo. Le penne del dorso sono grigio-marrone, quelle del ventre sono biancastre. Vive in gruppi di 20-30 individui, anche se i maschi anziani preferiscono una vita solitaria. I nandù popolano le aperte praterie dove possono scorgere i predatori da lontano e fuggire velocemente, oppure accucciarsi e nascondersi alla vista. Vivono nelle regioni a sud del Brasile e in Argentina.
==Cibo==
I nandù sono onnivori. La loro dieta è prevalentemente vegetariana. Si nutrono infatti di foglie, semi, bacche e radici delle piante che crescono nelle praterie.
 
[[Immagine:Rhea americana2.jpg|thumb|left|300px|[[Diorama (arte)|Diorama]] conservato al [[Museo civico di storia naturale (Milano)|Museo civico di storia naturale]] di [[Milano]]]]
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