Ospedali riuniti di Reggio Calabria: differenze tra le versioni

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== Storia ==
 
[[File:Reggio Calabria-Ingresso Ospedali Riuniti.jpg|thumb|300px|right|L'ingresso dell'ospedale da via Cardinale Portanova.]]
Le origini del Civico Ospedale di Reggio Calabria che sorse alla dipendenza dell'autorità ecclesiastica sono antiche.
 
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Nel [[1912]] la ''Congregazione di Carità'', presieduta dall'avvocato [[Giuseppe Carbone]], deliberava di procedere alla ricostruzione dell'ospedale civico nella località denominata ''"Campi Francesi"''. Questa ampia spianata era stata donata alla Congregazione da Giuseppe Maria Melacrino, nobile possidente di Motta S. Agata, affinché vi sorgesse un Istituto per la cura e la riabilitazione degli storpi. Mentre gli Aministratori della Congrega studiavano il modo migliore per realizzare il sogno del Melacrino, venne il terremoto del 1908 che rase al suolo l'Ospedale di Via Posidonea e, per esigenze urbanistiche si decise di riedificarlo "lontano dalla città" appunto nei Campi donati dal Melacrino. Pertanto la Congregazione nel [[1914]] affidò la direzione del relativo progetto all'[[Pietro De Nava|Ingegnere De Nava]].
[[File:Reggio Calabria-Ingresso Ospedali Riuniti.jpg|thumb|300px|right|L'ingresso dell'ospedale da via Cardinale Portanova.]]
 
L'Ospedale di Reggio prese quindi il nome di Ospedali Riuniti perché riunisce l'Ospedale degli Storpi (voluto da Melacrino ed in realtà realizzato solo marginalmente) e l'Ospedale Civico. I lavori di costruzione iniziarono il [[2 aprile]] [[1929]]. I Principi di Piemonte inaugurarono gli ''"Ospedali Riuniti Melacrino Bianchi"'' il [[31 maggio]] [[1932]].