Marzio Breda: differenze tra le versioni

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Laureato in [[scienze politiche]], ha cominciato la professione [[Giornalismo|giornalistica]] nel [[1975]] con una collaborazione alla terza pagina de all'''[[L'Arena]]'' di [[Verona]]. Dal [[1978]] è stato per due anni [[Cronaca (giornalismo)|cronista]] nel quotidiano del gruppo Rcs, ''[[L'Eco di Padova]]''. Dal [[1980]] lavora al ''[[Corriere della Sera]]''. È stato [[inviato speciale]] del suo giornale dal [[1986]], nelprima dal Mezzogiorno e poi da Milano.
 
Dal [[1990]] ha seguito la politica italiana dal [[palazzo del Quirinale]], durante le presidenze di [[Francesco Cossiga]], [[Oscar Luigi Scalfaro]], [[Carlo Azeglio Ciampi]] e [[Giorgio Napolitano]]. Nel [[2006]] ha pubblicato con l'editore [[Garzanti]] il saggio ''La guerra del Quirinale'', che analizza i mutamenti del ruolo del [[Presidente della Repubblica Italiana|presidente della Repubblica]] tra la [[Prima Repubblica (Italia)|prima]] e la "seconda repubblica".
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Con [[Andrea Zanzotto]] ha scritto il saggio ''[[Opere_di_Andrea_Zanzotto#2009_-_In_questo_progresso_scorsoio|In questo progresso scorsoio. Conversazione con Marzio Breda]]'', pubblicato nel febbraio [[2009]] da Garzanti.
 
 
È autore del ''retroscena'' - pubblicato sul [[Correre della sera]] del 7 marzo 2010 - che descrive lo scontro tra il [[Capo dello Stato]] italiano ed il suo [[Presidente del consiglio]] in ordine all'emanazione di un decreto-legge sulla riapertura dei termini di presentazione delle liste elettorali escluse dalla competizione regionale del 28 marzo 2010: a suo dire il [[Ministro dell'interno]] si è frapposto proponendo la soluzione di mediazione, dell'[[interpretazione autentica]] delle norme vigenti.
 
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