Cesare Cesariano: differenze tra le versioni

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[[image:De architectura.jpg|right|thumb|200px|[[De architectura]], tradotta e illustrata da Cesare Cesariano, edita nel 1521]]
{{Bio
|Nome = Cesare
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== Biografia ==
Dopo gli studi compiuti a Milano, dove ebbe come maestro il [[Bramante]] lasciò la città intorno al [[1490]] per gravi problemi familiari e soggiornò in diverse città italiane tra cui Ferrara; dal [[1496]] visse per un lungo periodo a [[Reggio Emilia]], tanto da essere spesso definito "Cesare da Reggio". L'attività come pittore ed architetto svolta a Reggio è in parte ancora da studiare anche dovette essere abbastanza significativa nell'orientare verso forme rinascimentali l'architettura della città.<ref>Rovetta Alessandro, Monducci Elio, Caselli Corrado, Cesare Cesariano e il Rinascimento a Reggio Emilia, 2008, ISBN: 8836611699 </ref>
 
Nei primi anni del [[XVI secolo|Cinquecento]] lavorò a [[Parma]], dove dipinse la sagrestia di San Giovanni Evangelista.
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Svolse gran parte della sua attività a Milano dove rientrò tra il [[1512]] e il [[1513]] diventando ingegnere di fortificazioni ed architetto di corte del Duca Massimiliano Sforza<ref>''Cesare Cesariano e il classicismo di primo Cinquecento.'' atti del convegno, a cura di A. Rovetta, Milano, Vita e Pensiero, 1996</ref>, senza tuttavia avere commissioni particolarmente importanti, tanto che l'elenco delle opere attribuite è molto scarno e controverso.
 
Lavorò ai progetti della chiesa di [[Santa Maria presso San Celso]], suoi sono il portico eed ialcuni disegni della facciata e; progettò parte dell'impianto difensivo del [[Castello Sforzesco di Milano]]; collaborò inoltre con la [[Veneranda fabbrica del Duomo|Fabbrica del Duomo]], dipingendo la sala dei Deputati.
 
Cesariano è noto universalmente come l'autore della prima traduzione a stampa dell'opera del [[De architectura]] di [[Vitruvio]] pubblicata sotto il titolo di ''Di Lucio Vitruvio Pollione de architectura libri dece traducti de latino in vulgare affigurati: commentati et con mirando ordine insigniti...''. Il testo fu edito a [[Como]] nel [[1521]], da [[Gottardo da Ponte]], in [[lingua volgare]], con un riccoampio apparatocommento died disegniun ericco commentiapparato eiconografico con molte incisioni tratte da disegni a mano dell'autore.
 
Nel [[1528]] ottenne dal governatore [[Spagna|spagnolo]] l'incarico di ingegnere ducale, mentre cinque anni dopo ricevette il riconoscimento di architetto della città di Milano, e infine nel [[1535]] fu uno dei direttori della fabbrica della cattedrale.<ref name ="M"/>