Cesare Cesariano: differenze tra le versioni

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==De architectura==
L'importanza di Cesariano nella cultura architettonica del XVI secolo è legata quasi esclusivamente alla sua attività di studioso e teorico dell'architettura. In particolare
Cesariano è noto universalmente come l'autore della prima traduzione a stampa dell'opera del [[De architectura]] di [[Vitruvio]] pubblicata sotto il titolo di ''Di Lucio Vitruvio Pollione de architectura libri dece traducti de latino in vulgare affigurati: commentati et con mirando ordine insigniti...''. Il testo fu edito a [[Como]] nel [[1521]], da [[Gottardo da Ponte]], in [[lingua volgare]], con un ampio commento ed un ricco apparato iconografico con molte incisioni tratte da disegni dell'autore. L'edizione fu preceduta da liti e polemiche tra Cesariano ed i suoi soci nell'impresa editoriale, tra cui [[Benedetto Giovio]], tanto da impedire che nell'opera fosse inclusa la traduzione ed il commento di Cesariano della parte finale del IX libro e tutto il X libro, sostituiti dall'opera di altri.<ref>B.Agosti, ''Riflessioni su un manoscritto di Cesare Cesariano'',in "Cesare Cesariano e il classicismo di primo Cinquecento." atti del convegno, Milano, 1996 </ref>
 
==Note==