Amici miei: differenze tra le versioni

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Cinque inseparabili amici d'infanzia fiorentini sulla cinquantina affrontano i loro disagi con scherzi anche di cattivo gusto a danno di malcapitati.
 
Raffaello Mascetti ([[Ugo Tognazzi]]) è un nobile decaduto che, dopo aver scialacquato due eredità (la sua e quella della moglie), è costretto a vivere in uno scantinato. Rambaldo Melandri ([[Gastone Moschin]]) è un anonimo architetto alla perenne ricerca di una donna, per la quale sarebbe anche disposto ad abbandonare i suoi amici, salvo ravvedersi all'ultimo momento. Giorgio Perozzi (voce narrante del film, interpretato da [[Philippe Noiret]]) è un redattore capo di cronaca che cerca di sfuggire la disapprovazione che gli riversano contro quotidianamente il figlio (terribilmente serio e accigliato, l'esatto opposto del padre) e la moglie. Guido Necchi ([[Duilio Del Prete]]) gestisce con la moglie Carmen un bar, puntuale covo d'incontro del gruppo d'amici. Ai quattro amici di sempre si aggiunge, nel corso della narrazione, il dottor Alfeo Sassaroli ([[Adolfo Celi]]), proprietario di un' ospedale privato dove per la prima volta aveva incontrato gli altri quattro, vittime di un incidente stradale; ha due figlie e una moglie chiamata Donatella di cui Melandri si innamora e che non esita a lasciargli.
 
Nel corso del film le zingarate dei cinque non conoscono limite, dagli schiaffi dati ai passeggeri di un treno in partenza alla pseudo-distruzione di un paesello per la costruzione di un'autostrada. Arrivano pure ad ingaggiare Righi, un anziano e pensionato cliente del bar del Necchi, facendogli credere di essere dei mafiosi in lotta con i marsigliesi. Perozzi muore ammalato ma la tristezza dei suoi amici non proibirà loro di continuare a svolgere la loro vita nel solito flusso delle zingarate.