Climax (ecologia): differenze tra le versioni

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La complessità di una comunità climax dipende dall'interazione tra clima, geomorfologia, latitudine e continentalità: laddove questi fattori concorrono in modo sinergico, s'insedia una fitocenosi molto produttiva, in grado di sostenere una piramide ecologica composta da cinque livelli trofici, mentre l'esistenza di uno o più fattori limitanti determinano l'insediamento di una fitocenosi meno produttiva, in grado di sostenere al massimo quattro livelli trofici.
 
Condizioni ambientali favorevoli e uniformi nel tempo portano ad un elevato rendimento del flusso energetico dal biotopo alla biocenosi. Un esempio si può trarre esaminando la distribuzione geografica dei biomi tropicali: le condizioni più favorevoli si verificano nelle regioni tropicali in prossimità della costa, con penetrazioni all'interno dei continenti lungo l'equatore. Da qui la formazione della [[foresta pluviale tropicale]] e della [[barriera corallina]], i [[bioma|biomi]] più produttivi del pianeta. Condizioni di stagionalità del ciclo dell'acqua causati dall'alternanza fra [[monsone|monsoni]] e [[aliseo|alisei]] diventano un fattore limitante via via più incidente procedendo all'interno dei continenti e dall'[[equatore]] al [[tropico]]: la [[foresta pluviale]] lascia lo spazio a biomi meno produttivi come la [[foresta tropicale stagionale]], la [[boscaglia]], la [[savana]] e, infine, il [[deserto]]. Questi biomi, quando si sono originati in modo naturale, con una successione ecologica primaria, sono tutti allo stadio di climax e rappresentano l'adattamento ottimale della biocenosi alle condizioni ambientali.
{{Portale|ecologia e ambiente}}