Pietro D'Elia: differenze tra le versioni

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Pietro D'Elia
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Venne promosso al ruolo di internazionale nel 1982 (lo rimase fino alla fine della sua carriera, dieci anni dopo), e con tale qualifica riuscì ad ottenere numerose soddisfazioni: accompagnò come guardalinee il connazionale [[Paolo Bergamo]] in occasione della semifinale del [[Campionato europeo di calcio 1984]] [[Nazionale di calcio della Francia|Francia]]-[[Nazionale di calcio del Portogallo|Portogallo]]; nel 1990 diresse la finale di andata degli [[Campionato europeo di calcio Under-21 1990]] vinti dall'[[Unione Sovietica|URSS]] contro la [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]]; nello stesso anno, fu impegnato un paio di volte come guardalinee al [[Campionato mondiale di calcio 1990]] (due partite disputate entrambe a Bari: URSS-Camerun 4-0 e Cecoslovacchia-Costa Rica 4-1) ; il 6 maggio 1992 ebbe l'onore di dirigere a [[Lisbona]] la finale di [[Coppa delle Coppe]] tra [[Werder Bremen]] e [[AS Monaco FC|Monaco]], vinta dalla squadra tedesca - allenata da Otto Rehhagel - per 2-0.
 
Vanta anche la direzione in una semifinale di [[Coppa UEFA]], nel 1988.
 
In ambito nazionale, nel 1982 venne decorato con l'ambitissimo Premio Mauro; nel 1988 arbitrò la prima edizione della finale di [[Supercoppa Italiana]] tra [[Associazione Calcio Milan|Milan]] e [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]] e nel 1990 diresse la doppia finale (sia l'andata che il ritorno) di [[Coppa Italia]] tra [[Juventus Football Club|Juventus]] e Milan.