Tigre reale (romanzo): differenze tra le versioni

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Trascorso un po' di tempo Giorgio si sposa con Erminia e durante la festa per celebrare la nascita del suo primo figlio viene a sapere dal dottor Rendona che Nada è ritornata e che i suoi giorni sono ormai contati. Giorgio, senza che la moglie ne sia a conoscenza, riprende a frequentare la contessa malata ma nel frattempo arriva Carlo, un cugino di Erminia, che un tempo era innamorato della donna e ne era ricambiato e i due rimangono nuovamente attratti l'un verso l'altro. Giorgio intanto continua ad assentarsi per andare a trovare la contessa e Carlo rimane molto vicino a Erminia che in lui trova conforto. Ma una notte il bambino di Giorgio ed Erminia rischia di morire e Carlo, mentre Giorgio è da Nada, conforta la cugina. Quando Giorgio fa rientro a casa si rende conto che la situazione stava diventando grave e decide di non allontanarsi più né dalla moglie né dal figlio. Erminia prega Carlo di partire e dal dispiacere si ammala. Fortunatamente la crisi passa e la famiglia riunita e serena si reca un giorno a fare un viaggio in [[treno]] dal quale assistono al trasporto funebre di Nata che il marito riporta in patria.
{{Quote|AllorchèAllorché il convoglio si fermò a [[Giarre]], gli alzò il capo pallidissimo, guardò al di fuori, respirò con forza, sembrava si destasse da un lungo e penoso sonno. Il funebre treno che li precedeva era scomparso; il fumo svolgevasi ancora lentamente dall'imboccatura della galleria, aquarciandosi e diradandosi in larghi fiocchi sul cielo azzurro. Non rimaneva più altro del passato.}}
 
== Film ==