Ruota dell'esistenza: differenze tra le versioni

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I mondi in cui vivono sono divisi in tre diversi gradi: il superiore, ''Ārūpadhātu'', è senza forma, il mediano, ''Rūpadhātu'', comprende i ''deva'' dotati di forma fisica, mentre l'inferiore, ''Kāmadhātu'' hanno sia forma fisica che passioni. Il ''Kāmadhātu'' comprende in effetti anche tutti i restanti cinque mondi inferiori.<br>
Sia lo stato "senza forma" che quello dotato di "forma" comprendono numerosi paradisi. L'esistenza come Deva è caratterizzata nei paradisi inferiori da enormi piaceri sensoriali, alternati alla continua necessità di doversi difendere dagli attacchi degli inferiori Asura; nei paradisi superiori, invece, i Deva trascorrono una vita lunghissima, in uno stato di profonda meditazione, quasi d'incoscienza, che impedisce loro di provare il piacere quanto il dolore. Generalmente i Deva sono soliti scambiare la loro lieta esistenza per l'autentica liberazione dal dolore, mentre in queste condizioni si è praticamente impossibilitati a compiere azioni [[Karma|karmicamente]] fruttifere. Pertanto, una volta terminato il ciclo di retribuzione dei meriti, sono destinati a rinascere in condizioni inferiori. <br>
Si dice che la paura di un Deva che abbia previsto la propria rinascita in un mondo inferiore, comporti una sofferenza anche superiore a quella patita nei mondi infernali.
Solo nei paradisi inferiori, frequentati dai [[Bodhisattva]], è possibile ottenere insegnamenti e produrre azioni che possano condurre alla [[Nirvana (religione)|Liberazione]].